Blog parallelo

mercoledì 29 novembre 2017

Coltivare il mandorlo 4: due metri d'altezza a due anni suonati

Mandorlo sempreverde? Sempreverde, così m'è parso nei primi mesi dell'anno, mentre superava il non-inverno senza battere ciglio. Non ho foto, ma fidatevi: il mio mandorlo era l'unico alberello le cui foglie caduche non ne volevano sapere di cadere!
Ora, a due anni suonati dalla semina, supera abbondantemente i due metri d'altezza. Ai suoi piedi la solita pacciamatura, come protezione dal freddo (ai due piccoli olivi a sinistra la pacciamatura gliel'ho fatta verticale per schermare parzialmente il tronco).



Quest'anno il mandorlo le foglie le perde, è quasi del tutto spoglio...

Germogli senza tanti bruchi molesti. Nel mese di marzo le gemme germogliano sane, senza venir mangiate dai parassiti. Credo avvenga pure un rapido ricambio fogliare, perché queste mi sembrano priprio foglie novelle.


A vedere il fusto biforcuto m'era venuta la matta idea di provare una margotta aerea, cioè scortecciare e far radicare il ramo secondario (ancora attaccato alla pianta) per ottenere un clone. Ho desistito: il mandorlo mi pare ancora troppo esile per far esperimenti del genere. Meglio lasciarlo crescere senza traumi, persino senza potature (a meno che non cresca verticale come un campanile!).

Tentare nuove semine. Intanto ho racimolato un paio di mandorle dalla pianta madre, con la speranza che almeno una germini e il mio alberello si ritrovi presto in compagnia di un fratello (e non di un clone).
Per i frutti temo che dovrò pazientare per diversi anni, nondimeno saranno cruciali per capire se questo (tecnicamente parlando) portainnesto franco (perché seminato) produce mandorle amare o dolci, se va innestato oppure no.






PARTE 3 - COLTIVARE IL  MANDORLO - 2018

sabato 25 novembre 2017

Black friday: la mia esperienza al Poli Regina

Ho respirato aria (viziata) di black friday al Poli Regina. Altro che Mediaworld o Trony, altro che voglia di elettrodomestici, io la ressa e le code l'ho viste qui, tra giocattoli, copriletto, articoli scolastici, creme per il corpo e quant'altro!
Difatti oggi c'era uno sconto del 60%, valido su un singolo prodotto s'intende, a scelta. Più uno sconto equivalente su un alimentare al piano di sotto.
[Devo dire che il Poli Regina è il centro commerciale ideale per chi non ha pretese tecnologiche. Un fortino a sé stante, assediato dalla marea di auto nel parcheggio.]
Dicevo, dopo tipo un'ora e mezza di fila, son riuscito a entrare e a dir la verità lì per lì non so cosa aspettarmi (mai fatto compere al Regina). Provo una sorta di imbarazzo della scelta, poiché le mercanzie son le più disparate, ma nessuna mi tenta seriamente. Con gli arnesi da cucina di solito si va sul sicuro, ma la telefonata a casa m'ha frenato; le carissime scatole del Lego sarebbero un affare, ma per fortuna non ho pù l'età per le costruzioni. C'è qualche gadget per i cellulari, ma poi mi chiedo Ti serve davvero? No. Ci sono le tazze personalizzate, gli orologi da parete, i set di bicchieri che la gente accalcata rovescia per terra...
Dopo un'ora di girovagare sono arrivato al punto di voler scambiare il buono coi bollini della spesa col primo che mi capita. Fattibile. Alla fine, stremato, ho rinunciato a un ombrello compatto per acquistar... una torcia elettrica da dieci euro, che mi veniva da ridere a ripensarci.
Un'altra oretta di coda per pagare alla cassa (foto) e di corsa al Poli, che il tempo stringe. Cerco disperatemente le mandorle nei sacchi da un chilo che mi ero prefissato, ma quei furbi del supermercato oggi le han fatte sparire (a buon ragione visto il prezzo potenzialmente stracciato). Complice l'orario di chiusura, mi devo accontentare, per modo di dire, di una grande scatola di cioccolatini. Di marca.

sabato 4 novembre 2017

Coltivare le arachidi, parte 3

Quest'anno una sola pianta d'arachide m'è cresciuta, pertanto tutte le speranze son riposte in lei... mi riserverà una piccola sorpresa.




L'obiettivo è procurarmi un po' di semenza per l'anno che verrà. Son realistico, il raccolto dell'anno scorso è stato magro, mi andrebbe di lusso se ora riuscissi a moltiplicare i pochi semi che ho messo da parte. La vedo comunque dura: durante i mesi di svernamento pochi di essi son rimasti integri...
Fine maggio: germinazione. Tempo una settimana dalla semina e due semi d'arachide germinano. Uno dei due stenta per di più, ma a rilento la piantina cresce ugualmente.
Le trapianterò nell'orto quando le temperature (diurna e sopratutto notturna) saranno più miti e quindi favorevoli.
Agosto: l'arachide ha i fiori, ma non sono quelli giusti... Una simpatica camomilla si è sovrapposta all'unica arachide superstite. L'altra, quella debole, riceve il colpo di grazia quando ci trapiantano il radicchio sopra!
Tornando ai fiori, quelli gialli d'arachide latitano e senza di essi non vi saranno neppure frutti. Mesi caldi non ne restano molti, quindi la vedo abbastanza grigia!
A novembre la sorpresa! Zitta zitta, la pianta d'arachide ha fruttificato; si vede che era fiorita e velocemente si era intrufolata sottoterra per far frutto.
Me ne accorgo solo quando estraggo dal terreno la pianta rinsecchita; la appendo al sicuro e all'asciutto: le noccioline non devono assolutamente bagnarsi se voglio conservarle.
Son pochissime, ma spero che tale selezione naturale mi faccia ottenere piante più produttive.

Si vedrà...


PARTE 2 - COLTIVARE LE ARACHIDI - PARTE 4