Non c'è da stupirsi se anche questi integralisti dell'ISIS, magari discendenti dei feroci Assiri e con i coglioni girati perché le potenze occidentali sono proprio pasticcione, tagliano ora qualche testa.
Quindi la decapitazione di per sé non è una novità.
La vera novità è condividere il video dell'esecuzione capitale con gli strumenti moderni e virali del web. I titoli dei video sono così curati che pare di guardare l'intro di una puntata di Beautiful. Ai boia dell'ISIS non gliene frega niente di togliere la vita al prossimo, a loro frega di girare il video e diffonderlo il più possibile.
Di questi tempi facciamo le cose per fotografarle, o riprenderle con la videocamera, appunto. Il fare qualcosa diventa secondario all'immortalare quel qualcosa per il web. Fateci caso anche voi, se state su un social network. Gli spericolati che si tuffano nel vuoto hanno elmetti dotati di videocamera per poi fare i fighi coi propri fan. Se campano ancora. Chi prepara la torta o la cenetta elaborata le fa la foto di rito, che pare un po' sadico nei confronti di chi guarda senza poter mangiare. Chi si sposa o si laurea si tira a lucido perché sa che quello è uno dei pochi giorni della sua vita che sarà al centro dell'attenzione. E lo fotograferanno e lo filmeranno.
La gente vuol solo apparire in questo mondo di narcisi.
E credo che anche a questi integralisti in fondo frega di più condividere la malefatta che l'esecuzione in sé. Vogliono semplicemente apparire, offrendo una testa mozzata su un vassoio d'argento poiché pochi altri messaggi riuscirebbero a scuotere un'opinione pubblica occidentale sempre più indolente. Scelgono un giornalista perché, si sa, ne tocchi uno e tutti gli altri cominciano a starnazzare.
Se poi provochino per assecondar gli ordini di qualche organizzazione occulta, è tutta un'altra storia...
Questo è un post Socialmente Scomodo, amaro da mandar giù.
Nessun commento:
Posta un commento