Così le zucche violine quest'anno le ho trapiantate sull'orlo (non proprio sull'orlo, ma in prossimità), in modo che crescendo cadano a capofitto. Senza rischi: son piante rampicanti che si abbarbicano alle pietre coi loro viticci.
PS: l'anno scorso erroneamente chiamavo tale zucca "moscata", anche se mi salvo in corner dicendo che appartiene alla specie Cucurbita Moschata. Da qui il malinteso.
Che le zucche verdi si arrampichino sul ciliegio... Tanto è quasi spoglio, dopo una drastica potatura. Ho trapiantato le zucche marine di Chioggia in un mega vaso ricolmo di letame, dove ho infisso dei lunghi rami verticali, per aiutarle nell'ascesa.
I frutti son rimasti abbastanza piccoli, con poca polpa e tanta semenza, il che potrebbe far pensare che la pianta faccia fatica a mandar su in verticale liquidi e nutrienti, rispetto a quand'è sottosopra. In realtà è dipeso dall'irrigazione non proprio abbondante!
Chiudo il discorso zucche cucinandole a vapore e, perché no, mangiando l'interno dei semi. Non si butta via niente di queso meraviglioso frutto! (Lo mangio pure crudo, di sapore somiglia al melone.)
Idem i pomodori. Il piano originario prevedeva che piselli e pomodori, crescendo rispettivamente verso l'alto e verso il basso, si incontrassero a metà strada per sorreggersi gli uni agli altri, tuttavia di legumi son ghiotte un sacco di bestie e bestioline...
I pomodori si son dovuti arrangiare e non son mancati i grappoli che quasi ornavano il muro a secco (in primo piano i ceci seminati). Non ho inventato niente di nuovo, in ogni caso: son sempre state piante striscianti, anche se devo notare che i frutti sono molto vulnerabili alle mandibole delle formiche.
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