E invece no. Qualche erbivoro me li ha brucati praticamente tutti!
Ma è meglio procedere in ordine...
Farro mio, quanto venivi bene... |
Nella foto a destra, sullo sfondo, i pomodori pensili.
Fine agosto, i ceci giungono a maturazione:
Ed ecco che capita il fattaccio: un simpaticissimo erbivoro, probabilmente una capriola che vedo sovente nel prato, ha pensato bene di rosicchiare via tutti i miei ceci. Sono tutti recisi.
Poi non sia mai che sia stato un ladruncolo umano a tagliarli tutti col falcetto per sgranarseli con comodo, a casa propria...
E pure il frumento sparisce:
Proprio così, sparisce da un giorno all'altro, in luglio. A voler pensar bene si è allettato per la penuria d'acqua, ma a me quelle alla base sembrano tanto orme d'ungulato e gli steli del frumento mi sembrano recisi più che piegati. E poi per terra non c'è un bel niente!
Il farro non è da meno...
A fine luglio devo constatare che le cariossidi del farro o sono vuote o son annerite.
L'unica buona notizia è che a casa il frumento spontaneo è giunto a maturazione, sotto il melo, credo che lo seminerò (foto a destra).
Per un pugno di ceci:
Questa preziosa manciata di ceci è tutto ciò che ho ottenuto, il misero epilogo di un esperimento un po' strampalato. Il nome scientifico del cece è cicer arietinum perché il seme ricorda la forma della testa di un ariete, non l'avrei mai detto.
Bando alle ciance, mi preparo un piattino delizioso col farro comperato ed i miei ceci, vedendo di accontentarmi.Sapete cosa vi dico? Dal prossimo anno pianto ancor più melanzane. Si son rivelate immangiabili dalle bestie selvatiche, eccetto che da me.
PARTE 2 - SEMINARE IL FARRO
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