Che i Romagnoli mi perdonino, giacché l'ho combinata grossa. Nella mia strenua ricerca di qualcosa di semplice&sfizioso, ho sfornato le piadine dolci con chicchi d'uva fragola:
Vi posso assicurare che una piadina calda così, con lo zucchero a velo steso sopra, ricorda i crostoli di Carnevale. Forse per via dell'unto. Sono una valida alternativa alle piadine solari preparate qualche tempo fa.
Uva fresca e non uvetta secca, perché temevo che l'avrei seccata ulteriormente in fase di cottura sulla bistecchiera di ghisa.
Mentre l'impasto riposava, ho provveduto a togliere i semi dai chicchi dell'uva fragola casereccia.
L'uva ha aggiunto una bella nota di colore all'impasto. Notare come anche il mattarello abbia dato il suo contributo a fissare il succo violaceo sulla superfice della piadina.
Zucchero a velo, una garanzia. Perché, ahimé, l'uva aggiunta non dolcifica la piadina, perlomeno non abbastanza. Il suo sapore si avverte appena appena, a dir la verità.
Ecco allora che una bella spolverata di zucchero a velo fa al caso mio. Ne riusulta una piadina dolce, un panino con l'uvetta ridotto a una sottiletta da un rullo. Buona soprattutto.
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