Blog parallelo

domenica 13 febbraio 2022

Ucraina: i disastri della propaganda

Vignetta pescata nel web
Non me la sento di parteggiare per Russia o Ucraina. Per Taiwan o Cina. Qualcosa accadrà e mi dispiace per loro. Al di là delle nazionalità, ai miei occhi mi sembrano tutti slavi della Rus' di Kiev e tutti cinesi. La superpotenza polverizzerà lo stato più piccolo e seguirà un po' di guerriglia assimmetrica. Stop. Un conflitto globale non è nell'agenda di nessuno.
 
Non è facile scegliere la neutralità in questo mondo dei fronti contrapposti, in questo mondo dove se non ti dichiari dalla parte del conformismo, finisci in automatico tra quei brutti cattivoni NO-TAV-VAX-terrapiattisti-sciochimo-trumpiani. Fronti costruiti dai mass media che, in virtù dei modi spicci della propaganda, riducono tutto all'atavica contrapposizione tra bianco e nero. 
 
La propaganda del bianco e del nero fa disastri. Basti pensare ai coreani, un unico popolo che le due superpotenze si sono sognati di dividere al 38° parallelo nord. Stessa gente, stesso passato, stessi antenati, ora di fatto due nazioni contrapposte, un popolo spaccato in due da due propagande contrapposte. Anche l'Ucraina corre un simile pericolo, perché anziché accettare l'insieme delle diverse sfaccettature della propria identità nazionale, si è spaccata tra i pro-occidentali e i pro-russi.
 
Elezioni presidenziali in Ucraina del 2010 (Wikipedia)

Tale contrapposizione, esacerbata da ingerenze straniere, sia occidentali che russe, ha già dato luogo a dei gravi e sanguinosi pasticci: di fatto gli ucraini e i russofoni sono in guerra da anni ormai. Le ingerenze straniere sull'autoderminazione di un popolo sono da condannare, però, a mio modo di vedere, che vedo russi e ucraini come due popoli fratelli, le ingerenze da parte russa sono comprensibili. E comprendo appieno che ai russi non vada proprio giù che un pezzo del loro passato passi dall'altra parte della barricata. 

Quindi, se da un lato vorrei schierarmi col più debole per ristabilire un equilibrio di forze, dall'altro mi viene da giustificare le intimidazioni di Mosca. Un'Ucraina sotto l'egida Nato sarebbe una spina nel fianco per la Russia, inevitabile che prima o poi tale spina se la vorrà levare. Sarà brutto da dire - e suonerà come un controsenso a quanto scritto poco poù sopra - , ma, fosse per me, sarei per la spartizione territoriale dell'Ucraina. Una finlandizzazione, ossia la cessione di alcuni territori, direi quelli russofoni, alla Federazione Russa e uno status di neutralità. La Finlandia a suo tempo aveva dimostrato grande senso di responsabilità. La suddivisione in Ucraina est e Ucraina ovest diventa inevitabile se i nazionalisti ucraini non tollerano i russofoni e viceversa.
 
Che poi ci sono già degli italiani a combattere in Ucraina, scopro grazie ai reportage su Youtube. Curioso che i militanti di destra combattano sull'uno e sull'altro fronte. Penso che a combattare per Putin siano i cultori delle forti personalità, chi invece ce l'ha a morte coi sovietici dei libri di storia stia coi reparti neonazisti dell'esercito ucraino. Sempre alla luce del fatto che ucraini e russi son tutti slavi originari della Rus' di Kiev, ci sarebbe da chiedersi su quali basi possano esistere dei neonazisti ucraini e su quali basi il loro odio sia focalizzato solo sui russofoni e non su tutte le genti slave nel complesso perché non ariane.
 
Aggiornamento 24/02/2022
Ce l'avevo la battuta banalotta "Putinate = puttanate di estrema gravità." Mi ero trattenuto dallo scriverlo per scaramanzia, ma dentro di me già temevo il peggio. Che poi non è manco scaramanzia. Chi può asserire con assuluta certezza che Putin sia il cattivo? Io no. Ha detto che deve denazificare e demilitarizzare l'Ucraina. In Ucraina ci sono effettivamente dei reparti armati neonazisti, autori di stragi ai danni dei russofoni. L'Ucraina effettivamente è corsa al riarmo coi soldini dell'Unione Europea e con le forniture degli Stati Uniti. Putin, tra le altre cose, ha affermato che "l’Ucraina è parte della storia della Russia". Che è vero per me, come ho già scritto.

Ci si lascia trascinare spesso e volentieri dagli appassionati bollettini di guerra dei telegiornali. Poi basta collegare tali divulgatori a coloro che fino all'altro giorno hanno scatenato una vera e propria shitstorm (=tempesta di merda) ai danni di alcuni dei propri concittadini, aizzando contro questi ultimi l'odio degli altri concittadini. Allora bisogna rifletterci sopra. Tali mass media stanno cercando di recuperare credibilità o hanno rivolto la shitstorm della loro propaganda contro un altro bersaglio? Meglio ascoltare gli storici, che hanno toni ben più pacati e ragionati.
 
  
 
Aggiornamento 07/03/2022
Ma piantala Zelensky di invocare l'intervento della Nato un giorno sì e l'altro pure. Questa voglia malsana di trascinare il mondo nella Terza Guerra Mondiale è veramente allucinante. La situazione è già paradossale di suo, con l'Occidente che da un lato fornisce armamenti all'Ucraina e dall'altro accetta sempre volentieri il gas russo. Sistemi d'arma che abbattono elicotteri, perforano carri armati e causano perdite maggiorate... è incredibile che i russi tengano ancora i rubinetti aperti.

Aggiornamento 09/03/2022
Gli analisti militari, vedo sui vari canali internazionali che seguo, si meravigliano di quanto Mariupol resista. Non specificano mai che in quella città è stanziato il Battaglione Azov, uno dei suddetti reparti neonazisti ucraini. In virtù delle proprie dottrine e della propria esaltazione questo reparto regge dove altri capitolerebbero. Non viene menzionato l'Azov perché poi il giornalista dovrebbe fare una digressione e raccontarne i crimini di guerra compiuti e insabbiati.
E adesso giù gravi condanne e grande sdegno per l'ospedale pediatrico bombardato dai russi. A Mariupol. Ma a questo punto un giornalista superpartes aggiungerebbe finalmente la piccola postilla. Ossia: in città è stanziato il Battaglione Azov, quello tristemente famoso delle stragi. Sarà mica che questi neonazisti cinti d'assedio dei russi si siano asseregliati nell'ospedale? I telegiornali omettono il dettaglio perché i criminali di guerra per la propaganda stanno da una parte sola.
 
Aggiornamento 11/03/2022
Ci volevano i generali in televisione per capire come finirà? I giornalisti occidentali pendono dalle labbra dei bollettini di guerra - vistosamente gonfiati - di Zelensky. A dargli retta sembra che gli ucraini stiano per spuntarla. E invece no, resto sempre convinto che le forze armate ucraine verranno annientate. L'apporto di armamenti non fa altro che stimolare ancor di più il tritacarne della guerra. Più morti russi, più rappresaglie russe. Mano a mano che il conflitto si dilata nel tempo, i soldati perdono professionalità e cedono agli istinti più violenti. Di questo passo l'Ucraina finirà col diventare un cumulo di macerie. A mio modo di vedere una presa di distanze dalla Nato da parte del governo ucraino avrebbe giovato a tutti, ma proprio a tutti. A mezzo mondo. Ma riconosco che è facile parlare col senno di poi. 
Fermo restando che gli americani mi sembrano maestri nel destabilizzare le aree geografiche, nel provocare situazioni di conflitto dove gli armamenti vengono richiesti a gran voce e loro posso concludere affari. Illudono le popolazioni coi miraggi dello stile di vita occidentale, addestrano le truppe locali e poi, sul più bello, fanno le valigie. E allora scatta il solito copione: le ondate di profughi, le gare di solidarietà che faranno girare tonnellate di immondizia, associazioni benefiche che spuntano come funghi per racimolare denaro e magari intascarne una po'...