Il mio caro noce è morto a sette anni. Non sembrava, ma le gemme non han proprio intenzione di schiudersi al tepore primaverile. Si vede che il posto, nonostante sia ben soleggiato, è troppo esposto alle gelate invernali; oppure che l'apparato radicale non abbia svolto il suo dovere perché non adeguatamente sviluppato.
Quindi bisogna ricominciare da capo, cogliendo l'occasione per far le cose meglio. Piantine di noce di riserva tanto ne ho.
A febbraio è caduto pure il vecchio noce di casa:
Gravissima perdita, posticipata negli anni ed ora avvenuta. Il vecchio noce non era più produttivo, causa le forti ventate i suoi rami cominciavano a cedere e c'era un concreto rischio che rovinassero su auto o persone al di sotto. Il fusto era sanissimo, in ogni caso, e abbiamo provato a venderlo per pagare quanto meno il noleggio del carrello elevatore.
Per me non ne è valsa la pena: 1) difficile trovare qualcuno disposto a pagare il legname di noce (quando poi rivende il prodotto finito a carissimo prezzo) e 2) l'albero avrebbe retto per ancora diversi anni, ombreggiando il cortile, ma tant'è...
Aprile, prosegue l'annus horribilis:
Come se non bastasse, le gelate d'aprile han fatto perdere i fiori ai due grandi noci a Cadine, annerendo i primi germogli ai tre giovani esemplari che facevano compagnia a quello che è morto.
Si vede proprio che qui le condizioni sono avverse, perché invece i noci che ho casa, a pochi chilometri in linea d'aria, non han avuto particolari problemi (foto a sinistra).
Aggiornamento maggio 2017 Rinasce la speranza:
Un'aurora rossa, come la varietà di noce che è germinata (e sembra far la lingua). Terrò questo esemplare qui a casa, al sicuro in un grande vaso, finché le dimensioni me lo consentiranno. Dove metterlo a dimora e quindi garantirgli un futuro sarà un problema del domani...
2015/2016 - PIANTARE UN NOCE - 2018
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