La pulizia delle strade dalla neve non è regolamentata, nel senso che ognuno fa quel cavolo che gli pare e quando gli pare. E non tiratemi fuori le menate dell'emergenza neve e del-non-rispettare-la-gente-che-lavora. Perché 1) se il marciapiede è stato lasciato pieno di neve per tutto il giorno, cosa cambia tra pulirlo in piena notte o di primo mattino (di sabato)? 2) L'omino nella ruspetta dimostra poco rispetto per se stesso a passar la notte in bianco ad attirare le maledizioni della gente insonne.
Ma tanto non gliene fregherà un tubo. Gli frega solo di metter in conto le ore, di riscuotere la paghetta. Forse le ore notturne se le fa pagar di più. (Se il Comune/Provincia di Trento facevano spalare a me, 1) il marciapiede sarebbe già bello che pulito, 2) l'avrei pulito meglio 3) sarei costato meno.)
Per regolamentare la pulizia delle strade, basterebbe partire da una regola basilare:
Non rompere i coglioni di notte.
Il diritto al sonno è minacciato costantemente da una società senza più rispetto per chi dorme. Voglio ricordare che senza tot ore (variano in base all'età) di sonno quotidiane, l'aspettativa di vita comincia a calare. Chiedete lumi al vostro medico se siete scettici. E non è una questione soggettiva di sonno leggero e di sonno pesante, perché se ce l'avete pesante magari non vi svegliate, ma il vostro cervello viene disturbato ugualmente e la demenza senile la rischiate lo stesso.
Il ritornello è sempre quello, vogliono farmi odiare la neve (che adoro). Sono arrivato a sperare che non nevichi mai più, perché, se succede, cominciano coi grattoni notturni sull'asfalto, che se dormo mi sveglio di soprassalto, se son ancora sveglio vorrei aggiustare la fionda ed esprimere tutta la mia disapprovazione.
E invece no, scrivo questo paragrafetto nell'attesa che l'omino nella ruspetta abbia finito (e son le 04.00). No, ma seriamente, se dovessi svegliarmi alle 06.00 per andare a lavorare chissà dove e se quindi avessi i nervi a fior di pelle, reagirei in malo modo. Altro che denuncia sul blog (che fa ridere i polli).
Questi si chiamano rumori molesti notturni e mi pare che in città i residenti chiamano i vigili urbani al primo rutto degli universitari. Non vedo perché nei paeselli episodi equiparabili possano venire tollerati.
CAMION DI DOMENICA - RUMORI MOLESTI NOTTURNI
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