Il cliente ha sempre ragione non vale più. Mi sono sentito dire invece Mi sento preso in giro. Che io così mi offendo, anche se non lo do a vedere, perché io sinceramente cerco solo di far valere i miei diritti e cercare compromessi umani, ma mi ritrovo di fronte solo tanta fiscalità e diffidenza.
Se l'offerta dice compra insieme due prodotti e il secondo lo paghi la metà e se il primo prodotto è un grande elettrodomestico che viene consegnato e pagato a casa, già allora avevo chiesto chiarimenti. Dal commesso avevo capito che la ricevuta emessa al momento dell'ordinazione del grande elettrodomestico aveva valore fiscale e io avevo tempo fino al termine dell'offerta per comprare il secondo prodotto. Il commesso in realtà voleva dire che il secondo prodotto andava acquistato il giorno dell'ordinazione del primo e lo sconto faceva fede al futuro atto di vendita del grande elettrodomestico a domicilio. Ho messo insieme le cose adesso, anche se tra le due la più plausibile rimane la prima. Altrimenti un truffatore si ordina un frigo con cento euro di acconto e insieme un'offerta con uno sconto maggiore dell'acconto, dà dati e recapito fasulli e scompare con un bel margine di guadagno.
In ogni caso oggi ritorno al trony per comprare il secondo prodotto con lo sconto che mi sarebbe spettato. La commessa all'inizio è comprensiva e vorrebbe rifare lo scontrino, poi però mi dice che è meglio chiedere al direttore. Un'ora di santa pazienza e l'aria cambia: niente offerta valida. Questi spilorci, invece che essere contenti e ricompensare un cliente che ha speso una cifra rilevante nel loro negozio, dicono chiaramente ciucciati il calzino, dovevi pensarci prima.
Me lo ripete anche il direttore.
- Le regole sono chiare.
(Io di regole riferite al mio caso particolare in uno slogan di una frase sinceramente non ne vedo)
- Sì, ma cosa le cambia se fa finta che ho acquistato insieme i due prodotti? Niente! - gli faccio, sperando che chiuda un occhio.
- Eccome se cambia. Perdo cento euro!
- Intanto quel cellulare a prezzo pieno non te lo comprerò mai, quindi ne perdi duecento ora...
E volevo dirgli che io magari perdo la faccia arrampicandomi un po' sui vetri, ma lui perde un cliente.
Come ultima spiaggia ho tentato la storia del diritto di reso. Rendo per finta indietro il frigo, mi faccio fare un buono e lo ricompro subito insieme al cellulare. Lui mi spiazza dicendomi che in un negozio fisico come il trony non esiste diritto di reso. Questa non la sapevo, mi hanno abituato bene a comprare online. Lì le cose costano trenta euro di meno e c'è pure il diritto di reso. Te pensa.
- Solo se il prodotto è difettoso o ti racconto una palla vale quel diritto.
A questo punto avrei tanto desiderato avere con me qualche vecchio scontrino, per rispolverare un vecchio caso. Perché l'anno scorso mi hanno venduto un cellulare con una sim non compatibile, ma i commessi il diritto di reso che cercavo di far valere non l'hanno proprio capito. Idem l'auricolare difettoso, mi hanno mandato in via fersina a farlo sostituire quando, a detta dell'assistenza di via fersina, erano quegli sfaticati del trony che dovevano occuparsene. O sennò il commesso che mi ha rifilato una videocamera mediocre con la promessa che avrei potuto cambiarla (con quella che avevo puntato io) il giorno dopo. Quando ritorno il furbo fa di tutto per evitarmi e chiacchiera con i clienti venuti dopo di me, si ferma mezz'ora con due anziani, ma io resto lì e alla fine quello che si arrende è lui. In quell'occasione ho avuto la maledetta bontà d'animo di restituirgli la scheda di memoria che aveva dimenticato dentro la sua schifosa videocamera, non se la meritava.
Quello che voglio dire, in sintesi, è trony, sei davvero pessimo.
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