Potrei definire gli zucchini tardivi perché seminati a fine agosto, posti in questi secchi interrati sul versante più soleggiato del campo, riparati dal gelido nord dalla parete di argilla. Ovviamente le limacce voraci minacciano i giovani trapianti, ma le ho tenute a bada tramite una piccola trappola, riempita di birra.
Chiusa parentesi.
Fine settembre: fioritura e prime zucchine
Nonostante il substrato di stallatico, il caldo e l'irrigazione (quotidiana a causa di un interminabile mese di siccità) gli zucchini non si sviluppano a dovere. Credo sia proprio colpa del secchio e della sua opera di contenimento nei confronti delle radici. Pure ipotesi.
NB: ovviamente ho forato il fondo dei secchi, quindi escludo che possa trattarsi di marciume radicale.
Perché entrino in produzione bisogna aspettare ottobre, ma non fanno più di tanto.
Discorso diverso per gli altri zucchini in terra piena
Mi riferisco a quelli che potrei definire precoci e sopravvissuti alla siccità più altri tre esemplari che hanno sostituito quelli stroncati dal caldo torrido. Qui gli sforzi titanici per irrigarli hanno dato qualche risultato: produzione costante fino a metà novembre, complice anche un'inconsueta temperatura mite. Notare le zucchine a lato: i semi provenivano tutti da un frutto abbastanza scuro, striato appena di verde chiaro: strano che siano venuti tutti differenti!
Sopra, invece, una zucchina lasciata maturare per raccogliere la semenza.
Epilogo a novembre:
All'inizio di novembre le foglie degli zucchini sono andate ingiallendosi e a seccare.
La morale è che gli zucchini in vaso, nonostante tutti i buoni propositi e le belle speranze, non reggono il confronto a quelli piantati in terra piena.
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