Blog parallelo

sabato 29 giugno 2019

L'esecuzione tardiva del Ponte Morandi

La tv ha trasmesso la demolizione dei piloni del Ponte Morandi in tutte le angolazioni possibili. A me è sembrata una sorta di esecuzione pubblica. La città di Genova aveva veramente bisogno di un secondo boato e di una seconda nuvola di polvere?

Le macerie dei piloni dopo l'esplosione controllata, fonte: www.ansa.it
Una sana boccata di polveri sottili per tutti, secondo me, a distanza di un anno, la cittadinanza se la poteva risparmiare.
Cerco di sviluppare un ragionamento.
  1. Se il primo crollo è passato alla Storia come un disastro (o come una tragedia annunciata), questo secondo crollo non dovrebbe essere da meno. Nella foto vedo uno scempio molto simile al precedente. Ci vedo il fallimento dell'ingegneria, ci vedo il veterinario che abbatte il cavallo da corsa zoppo perché curarlo non conviene.
  2. Ecco, la demolizione del Ponte Morandi mi è sembrata un'esecuzione calcolata e sotto questo aspetto si discosta dal primo, improvviso, cedimento strutturale. La società tollera i disastri sotto controllo e non tollera quelli improvvisi, quelli fuori controllo.
  3. Le esecuzioni a sangue freddo risultano odiose perché tendono ad avvenire fuori tempo, con tanto di quel ritardo che poi ci si chiede se servono veramente. Se veramente si voleva il Ponte Morandi ridotto in macerie, si potevano chiamare i Tornado dell'Aeronautica Militare o il Genio Guastatori per fare tabula rasa immediatamente, non appena l'area risultava evacauta. Quella sì sarebbe stata una dimostrazione di forza risolutiva, una vendetta a sangue caldo che ci poteva anche stare, che risultava (un pelo) giustificabile. Della serie: lo Stato Italiano col pugno di ferro tuonò: "Ponte maledetto, sparisci dalla mia vista!"
  4. Sia chiaro: io al ponte non avrei riservato né la grazia, né un bombardamento. Sarò cresciuto col Lego e non coi petardi, ma in tutti questi mesi l'avrei smontato pezzo dopo pezzo, senza sollevare polveroni, senza far rumore. Come al tempo l'hanno montato, io l'avrei disfatto procedendo all'inverso. 
  5. L'esplosione controllata è stata un'opzione senz'altro più cinematografica, più spettacolare, da dare in pasto ai mass media. Da contrapporre al primo disastro. Una demolizione in sordina non avrebbe sortito lo stesso effetto.

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