Blog parallelo

domenica 29 settembre 2019

La notte col raffreddore 2: cause e rimedi

"Hai preso freddo?" Tipica boiata che sento dire ogniqualvolta mi ritrovo a contrastare l'anomalo incremento di flussi corporei nell'apparato respiratorio (il termine influenza credo c'entri proprio col fluire del catarro).
Ieri ho preso caldo e ho sudato, questa è la verità. Ieri per la cronaca non faceva freddo. Freschetto semmai.

Non è il freddo in sé a farci ammalare, ma è lo sbalzo termico che manda in tilt il nostro sistema immunitario. Le mucose nasali si asciugano, diventano permeabili ai virus e scatta l'infiammazione; tosse e mal di gola conseguenti al naso chiuso. Ricordo che anni fa un installatore di caldaie si era alquanto imbufalito a sentire la mia posizione, a suo dire mettevo in dubbio l'utilità delle sua professione (ribadisco a suo dire, oltre certe quote/latitudini, un casa calda consente all'umanità di sopravvivere nella stagione invernale).
Allora perché le epidemie influenzali dilagano proprio nelle stagioni fredde? Perché col freddo gli agenti patogeni (micro-goccioline di muco infetto) sopravvivono nei luoghi chiusi quel tanto che basta per contagiare un nuovo ospite. Ospiti che si radunano nei luoghi chiusi. Sia ben inteso che il freddo, inteso come temperatura molto rigida, fa male in altri modi (assideramento -> ustioni -> morte), ma il colpevole del raffreddore e dell'influenza in generale è il virus. Virus che cambia ceppo in continuazione, facendosi beffe degli anticorpi/vaccini precedenti.

Cosa ho combinato ieri?
  • sono andato in città a bordo di un mezzo pubblico
  • ho visitato due negozi
  • camminata veloce per prendere l'autobus di ritorno
  • a bordo il riscaldamento a palla, sudavo sotto la felpa.
Già, sudavo e maledicevo i condizionatori dell'autobus di Trentino Trasporti. In estate sembrava di entrare in un frigorifero (eddai, non si può starnutire anche in agosto...), ieri in un forno, con l'aria viziata (perché viene messa in circolo sempre la stessa).
Ergo, sbalzo termico.
In concomitanza col disagio procurato dallo sbalzo termico, ho contratto il virus sui mezzi pubblici o nei negozi, ossia luoghi chiusi, gran via vai di persone. Tra costoro anche gli untori influencer

Consiglio questi rimedi casalinghi:
1) tirarsi fuori dal letto, meglio passare una notte in bianco che annaspare orizzontali: si respira meglio in piedi, ci si può distrarre e, magia, si sta subito meglio
2) spalancare le finestre e arieggiare (opportunamente rivestiti, non nudi): l'aria fresca mattutina stura il naso chiuso che è un piacere
3) evitare o quantomeno limitare i latticini che incrementano la produzione di muco e impediscono una completa assimilazione di vitamine e altri nutrienti, preferire una bella cipolla cruda balsamica da masticare o un limone mangiato per intero (quindi completo di scorza e semi, quindi non trattato)
4) evitare ulteriori sbalzi termici e sudate, quindi coprirsi di più al freddo, di meno al caldo
5) con le vie aeree aperte, alle prime avvisaglie del sonno piazzarsi su una poltrona e concedersi un riposo ristoratore.

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