Le origini dell'aspro misfatto. Sapevo che quelle mele selvatiche tiravano la bocca: all'inizio volevo bollirle per conto loro con il limone per procurarmi un po' di pectina da mettere da parte. D'altronde era ancora presto per accendere la stufa e non volevo tenere acceso il fornello per una giornata intera...
Ecco quindi che prende piede la scellerata decisione: mescolare tutto sperando che la cottura smorzi il sapore dei frutti acerbi.
Per il resto la preparazione della confettura di corniole va benone. Spostata dalla pentola alta alla teglia per mescolarla meglio e asciugarla prima (con lo zucchero torna allo stato semi-liquido). Fatta bollire e poi lasciata riposare col fornello spento, per tre o quattro volte di fila. Assaggiata calda, prima di venire invasettata, pare buona.
Assaggiata fredda, ahimè, tira un po' la bocca.
Confettura di corniole asprigna, quest'anno ci si deve accontentare. Le altre poche corniole sopravvissute alla siccità preferisco mangiarle crude, preziose come sono (e fra l'altro fanno un sacco di bene).
Se poi, col passare dei mesi, il sapore cambia (un po' come la confettura di cachi) provvederò ad aggiornare l'articolo.
2014 (e mele cotogne) - CONFETTURA DI CORNIOLE - 2015 (asprigna)
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