Ciò nonostante ho provato ugualmente a fare i biscotti al pistacchio, belli verdi come quelli della mia ricetta di riferimento.
L'autrice della suddetta ricetta me li ha sconsigliati. Un conto è usare i pistacchi, un altro la crema, avrei sballato tutte le dosi indicate. Tuttavia, leggendo gli ingredienti sull'etichetta, ho scoperto che il latte è assente e i pistacchi costituiscono poco più di un quarto del peso totale. Come rimpiazzare questi ultimi? Penso che le noccioline americane crude si avvicinino un po' come sapore, peccato non averne raccolte a sufficienza; nocciole caserecce, invece, ce ne sono in gran quantità. Ecco le valide sostitute dei pistacchi.
La grande incognita è se il sapore e il tipico colore verde dei pistacchi si mantengano nei biscotti. Da crudi direi di sì, tinti di verde oliva, e pure il sapore non scherza. Pare nutella al pistacchio...
AAA cercasi stampi a forma esagonale perché con questi non finisco più.
Senza tirare in ballo le celle esagonali costruite dalle api nell'alveare, avrei potuto far combaciare le punte della stella in modo da ottenere un alternarsi di stelle e di ottagoni, azzerando gli scarti da reimpastare. Tardi ormai, sarà per la prossima volta.
Infornati, i biscotti non devono prendere colore, altrimenti il verde pistacchio va a farsi benedire e perdono il loro cuore morbido. Ahimé, già li avevo fatti sottili in partenza, quindi con la cottura si sono seccati un po', ben diversi dalle mie (imitazioni delle) paste di mandorle siciliane. Buoni sono buoni, d'altronde sono biscotti al burro: prima si avverte la nocciola prepotente, poi rimane in bocca il sapore del pistacchio.
Una spolverata di zucchero a velo e son pronti. Una parte la conservo nella latta. |
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