L'Amore è sentimento troppo alto per esser consumato assai brutale sull'asfalto. Guai a chi profana ciò che in lei Dio ha modellato: le sublimi fattezze del Creato.
Dicevo: la serie Adrian sta ingranando bene e quando la Volpe è entrata in scena son rimasto a bocca aperta. Alcuni critici han visto parallelismi con il personaggio mascherato di Batman, ma al di là delle orecchie a punta, la Volpe mi par un giustiziere a sé stante. Un poeta ballerino, che sui passi del tango le dà di santa ragione. Le ombre asincrone alle movenze della lotta, se c'avete fatto caso.
Botte da orbi, che m'è venuto da pensare all'Uomo Tigre. Fino a poc'anzi ritenevo - con un mezzo sbadiglio - che Adrian fosse una sorta di video musicale, coi temi ricorrenti dell'amore, della bellezza, della nostalgia di un passato migliore. Tutte belle cose, per carità, ma occorreva dare uno scossone.
[...] nelle viscere della città resisteva un'altra Milano, una città sotterranea, sconosciuta, un dedalo fatto da antichi Navigli navigabili, piazze sommerse, abitata da un popolo di mendicanti, di reietti, di emarginati. Lì, dove tutto poteva sembrare disperazione, albergava la gioia, sopravviveva la solidarietà. Lì, nel ventre di Milano, l'umanità aveva ancora una speranza.
Seconda scena meravigliosa: la celebre via Gluck e i Navigli si rivelano via e porte d'accesso alla Milano sotterranea. Spero vivamente che nella prossime puntate si sviluppi questa ambientazione suggestiva.
Strano che la serie Adrian vada in onda su Canale 5. Me la sarei aspettata su qualche canale indipendente (esiste?), vista l'intrinseca denuncia di una società manipolata e omologata dai mass media. E i telegiornali Mediaset danno e hanno dato dimostrazione di essere schierati politicamente a livelli vergognosi, dediti a manipolare l'opinione pubblica. Non solo i canali Mediaset, sia chiaro, e non tutti i giornalisti della serie fan i cattivi.
A proposito di opinione pubblica, l'accoglienza di Adrian non è stata delle migliori (a sentir il coro dei mass media, ma che strano...!), motivo? Magari l'italiano medio si aspetta di ascoltar due ore di predica, così da aver qualcosa da storpiare in chiacchiere da bar l'indomani.
E invece, sorpresa, il predicatore Celentano è rimasto silente, ma ha mandato in onda un... cartone animato, meglio una serie d'animazione impegnata, fatta stra-bene quando a dirigere i disegni c'è un maestro e a cantare la colonna sonora c'è un mostro sacro. E pure l'aspettando Adrian merita, per la scenografia (che bel teatro vivo!) e per tutto il cast, dal senza fissa dimora Reddito di cittadinanza (un Beppe Grillo veneto, mi vien da dire), a Giovanni Quota cento.
PS: non sono un fan sfegatato di Celentano, ho detestato i suoi spot a milioni di decibel, per dirne una. D'altro canto mi son piaciute alcune sue canzoni (I want to know manco la conoscevo) e diversi suoi film. Non lo difendo a spada tratta, dico solo che per il momento Adrian la serie non m'ha deluso.
Che continui così.
Aggiornamento 29/02/2019: l'aspettando Adrian stavolta è memorabile, Adrian invece risulto un po' sottotono. La Befana al posto della Volpe, mah!
Aggiornamento 05/02/2019: l'intera serata è sottotono, peccato.
Aggiornamento 12/02/2019: Come volevasi dimostrare, Adrian non va in onda su Mediaset.
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