L'orso se ne infischia del tocco della primavera. Non è andato in letargo e decide da sé quand'è ora di uscire dalla tana.
L'orso a primavera di Andrea Baldessari. Disegnato con Gimp. |
Suona come un inno all'orsitudine (=l'attitudine a fare gli orsi) e in effetti devo imparare da costoro, che sono diventati i re delle foresta in virtù della loro spiccata capacità di sbattersene altamente di tutto e di tutti.
[Mi sento, ahimé, più elefante che orso.]
[Non ho mai nascosto la mia simpatia per gli orsi, criticando l'abbattimento di Daniza e la serata
Due note sul disegno.
Frutto di un'ispirazione imprevista e realizzato con una relativa fretta (di solito impiego mesi), si discosta un po' dai precedenti. Che poi, a non usar più il nero, pare che io abbia mantenuto una mano troppo leggera e la scena risulta molto grigia. Molto matitosa.
Gli anemoni selvatici si son rivelati più ostici del previsto da raffigurare.
Visto che sento tutti far gli auguri, buon Solstizio in ritardo!
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