Blog parallelo

giovedì 7 febbraio 2019

Disegnar fulmini et unicorni

Mi son rotto di vedere unicorni tinti d'arcobaleno, snaturati di tutto il loro intriseco simbolismo magico (non che la mia intepretazione sia più corretta). Quindi ecco un disegno un attimino più cupo (tanto per contrastare il precedente, fatto a mano leggerissima):

Unicorni da guerra di Andrea Baldessari, disegnato con Gimp.
Toh, un fantasy. No, non si tratta dei Cavalieri dell'Apocalisse (anche se l'Apocalisse c'entra), né della Cavalcata dei Valchirii, bensì di un finale alternativo di un'ambientazione fantasy. Disegno poco o niente riguardo questo genere perché gli appassionati son esigenti (viziati da illustratori molto bravi) e se non sforno un capolavoro, non me lo fila nessuno, men che meno i non-appassionati. Che poi l'illustrazione devo decontestualizzarla, sennò rischio pure di incorrere in infrazioni di copyright o nelle ire dei fan più ortodossi. Ora capite perché preferisco disegnar dell'altro.

Un abbinamento un po' forzato tra unicorni e fulmini, anche se ho trovato un nesso che può star in piedi. L'unicorno è bianco perché supremo simbolo di purezza e i fulmini di pura energia han dato la vita al brodo primordiale. Gli stessi fulmini, tuttavia, san essere distruttivi, spaventosi, soprattutto se scagliati a comando da qualche divinità al di sopra dei nuvoloni (cumulonembi). Quindi anche gli unicorni si potrebbero prestare ad un ruolo più bellicoso, no? Unicorni da guerra, no? No...

Il disegno per metà s'è disegnato da solo, visto che in quel quadro d'arte moderna che era il cielo inziale, ho scorto qualche tratto antropomorfo, che ho quindi sviluppato per accennare il pantheon delle divinità. Al di sotto, oltre i fulmini-unicorni da guerra, per equilibrare ho disegnato gli umili mortali (che non se la passano molto bene).

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