La televisione più che guardarla l'ascolto, potrei definirla televisione passiva. il più delle volte la subisco, a discapito della concentrazione, ma la settimana scorsa mi ha regalato una perla. Un passaggio che mi è rimasto impresso durante un'intervista, durante quella che sembrava la presentazione di un libro. Vuoi la pigrizia, vuoi il non saper bene come fare per recuperare alla fonte quelle parole, ho fatto passare i giorni.
Ieri, grazie a raiplay, ho iniziato a passar in rassegna il palinstesto televisivo a partire da lunedì scorso, procedendo per esclusione, con pochi indizi che potevano venirmi in aiuto. Nella mia ignoranza limitavo il pomeriggio televisivo al Dettofatto della Bianca e al Verissimo della Silvia, tutt'al più al salotto della Mara, e... niente da fare.
Oggi però scopro che prima della Bianca va in onda Vieni da Me della Caterina Balivo (forse l'ho snobbata perché ipnotizzato dalla Bianca-occhi-di-cerbiatta)(scusate se antepongo l'articolo ai nomi propri, usanza trentina) e finalmente posso riascoltare l'intervista a Giovanni Scifoni. Ecco l'estratto del passaggio che mi era rimasto impresso:
"Il piacere l'ha inventato Dio, non è che l'ha inventato il Diavolo. E'
cosa noi siamo disposti a fare per ottenere piacere... è lì che
interviene il Maligno.
[...] Il problema sul Male. [...] Le cose più
belle della vita ce le hai, a portata di mano. Quando cerchi di avere
quello che non hai... lì so' cavoli."
Giovanni Scifoni non so manco chi sia, nella mia ignoranza (2). Non mi pare uno di quei personaggi televisivi drogati di spirito santo, convertitisi dopo un'esistenza molto poco spirituale, in nome della notorietà. Mi ha fatto una buona impressione, mi ha fatto riflettere, tutto qua. Le sue parole si rifanno al pensiero del filosofo Agostino di Ippona, conosciuto anche come Sant'Agostino.
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