Blog parallelo

lunedì 21 ottobre 2019

Voto agli anziani? Sì, a patto che bevano la Coca Cola Zero...

Come Mr Hadley (Nicolas Coster) nella pubblicità: dopo un paio di sorsi della miracolosa bevanda ringiovanisce, riscoprendo il piacere della vita e togliendosi tutti i sassolini dalle ciabatte scarpe.

Personalmente critico la proposta avanzata da Beppe Grillo, considerandola comunque efficace per aprire un dibattito (e per far scalpore). Son andato a leggermela sul suo blog, non ho commesso il tipico errore di limitarmi a quanto riportato dai media. Di sicuro è ben argomentata, ma resto dell'idea che togliere il voto agli anziani - e magari nel contempo estendere il voto ai sedicenni&diciasettenni - non mi pare una gran trovata.

Da un lato Beppe Grillo lo capisco. Anziani e lungimiranza non vanno molto a braccetto, per una questione prettamente matematica. Per una questione di aspettattiva di vita. Che t'importa del futuro e del cosidetto progresso, se hai novant'anni? Te ne vuoi stare in santa pace, coccolato da consolidate abitudini, te ne freghi di star al passo di una società che cambia. Fai a meno di quelle diavolerie dei telefonini, dei selfie, della musica a palla nelle orecchie. Vuoi mangiarti la bistecca tutti i giorni perché la carne nel dopoguerra te la sognavi e te la sei conquistata.
Le nuove generazioni fan cose inconcepibili con la tecnologia per chi s'accontenta di una mera televisione e/o di un giornale, delle chiacchiere in piazza o al bar. E proprio la televisione manda in onda talk show politici mirati proprio agli anziani, per confonderli&manipolarli. Per non parlare del vergognoso comportamento in tempo di elezioni, in cui gli indottrinatori cominciano a far lavaggi del cervello tra le quattro mura di casa. O al bar o sull'autobus.
E gli anziani sono tanti, sono una forza elettorale decisiva, costituiscono una zavorra micidiale per i progressisti, per i rivoluzionari.

Dall'altro lato, però, posso notare che gli stessi minorenni sono ancor più manipolati e manipolabili degli anziani.
1) Al liceo ricordo che vigeva la legge del branco dei leoni delle leonesse: se non la pensavi come le altre venivi estromesso dal gruppo. Ho visto ragazze perbene sballarsi con cannoni e alcolici sotto le pressioni delle compagne dominanti (non voglio scadere nel discorso sul cosa sia bene e sul cosa sia male, solo riscontrare che c'erano le capo-branco e le gregarie).
2) Le associazioni studentesche delle scuole superiori (perlomeno quelle dei licei) sono impregate di politica, la scuola superiore (e l'università) costituisce il campo di prova per gli aspiranti politici del domani.
Facendo uno più uno, non oso immaginare quante porcate succederebbero in tempi di elezioni: branchi di elettori immaturi porterebbero un sacco di voti al politicante più furbo che ha insinuato i propri tentacoli nell'istituto scolastico.
Diritto di voto ai minorenni? No grazie, non han gli anticorpi.

Sia chiaro: non è che la maggiore età sia un valido spartiacque per esercitare correttamente il diritto di voto. Ricordo che in caserma l'aspirante sindaco della cittadina venne a farci il discorsetto per aver in saccoccia i voti del reggimento (vincendo le elezioni, guarda caso).
Bisogna votare in completa autonomia, senza ingerenze. Bisogna votare secondo coscienza, coscienza che si matura più in là nel tempo, stimo dopo i venticinque anni di età. Più avanti si va con l'età, più si impara dai propri errori, più si riconoscono i quaquaraquà in televisione. Sono convinto che la maggioranza degli anziani abbia acquisito un livello di saggezza tale da rendere fondamentale il loro apporto alla collettività, il loro diritto di voto.

Caro Beppe Grillo, nella mia società ideale è retta da un illuminato consiglio degli anziani; nel mondo reale tanti anziani vengono internati negli ospizi...

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