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mercoledì 14 settembre 2011

Le lacrime del coraggio. Romanzo di guerra, tributo a Operation Flashpoint

Ritorna la guerra in Italia, 
in un romanzo digitale 
Il romanzo Le lacrime del coraggio parla di odio, vendette sanguinose, violenza non repressa. La guerra viene mostrata in tutta la sua spietata grandezza, rievocata in un futuro ormai vicino, quello delle previsioni più nere. Ma c'è qualcosa di addirittura più tragico: il conflitto interiore che consuma il protagonista, la disperata vicenda sentimentale che avrà conseguenze imprevedibili.
Un romanzo di guerra e sentimento, con l'Italia in macerie e un cuore coraggioso ricoperto di cicatrici. Un romanzo digitale disponibile sull'innovativa piattaforma Google Play, scaricabile su qualsiasi dispositvo.


Un tributo a Operation Flashpoint
Nel romanzo si respira la stessa aria d'avventura dell'acclamato videogame e simulatore di guerra Operation Flashpoint (che per dovere di cronaca ora si chiama Arma: Cold War Assault). La banda di guerriglieri circondata da un nemico soverchiante, la trama cinematografica, l'estremo realismo, il completare la missione nonostante tutto. Le azioni mirabolanti e tanto sacrificio personale.
E poi anche la copertina ricorda un po' quella del videogame, no? Confrontatele.

music teaser di Le Lacrime del Coraggio

Titolo: Le Lacrime del Coraggio - genere: narrativa d'azione - pagine: 248 - formato: libro e ebook
Pochi anni ci separano dalla Guerra dei Fratelli. Scoppia improvvisa, su scala planetaria. Il nemico, Caino, si dimostra invincibile. Il nord del Paese viene perduto e solo i neo-partigiani della Barbarica possono combattere nei territori occupati. I rapporti con Roma sono tesi, l'esistenza al limite.
Tra i guerriglieri italiani spiccano quelli dell’Indaco: Istrice, pazzo dinamitardo, Corvo, fredda assassina, Vetro, vice carismatico, Mangusta, pilota dell’aviazione. Il Capitano dall’animo travagliato, Martire, ha a cuore una sola cosa: la donna che ama, la regina dei suoi pensieri. La foto che porta sempre nel taschino, il portafortuna che gli fa superare qualsiasi prova.

una delle dodici illustrazioni dell'autore, disponibili sul sito ufficiale
Le pagine insanguinate del conflitto si alternano ai flashback di un passato che riaffiora, sempre in agguato. Ansioso di colpire e compromettere una situazione già critica. Il dramma non conosce limiti.
Le Lacrime del Coraggio, un romanzo raccontato in prima persona, il sacrificio di un uomo incompreso, le operazioni militari e le disgrazie sentimenali, una guerra fuori e una dentro.


giornale di guerra

lunedì 23 agosto 2010

[reportage] Monte Pasubio: il campo di battaglia, le gallerie e le trincee

Domenica 22 agosto siamo saliti sul Monte Pasubio. Mentre gli amici hanno percorso la Strada delle 52 Gallerie, ho preferito quella degli Eroi.
Stavolta, oltre a fotografare, ho girato un video:

Monte Pasubio: Strada degli Eroi e Zona Sacra







Ho evitato di riprendere i monumenti costruiti in epoca fascista che costellano la Zona Sacra, secondo me troppo appariscenti. La costante presenza di tricolori enfatizza già abbastanza il vincitore.
La canzone di sottofondo è Monte Pasubio, scritto da Carlo Gemignani ma eseguita da Bepi del Marzi e dai suoi Crodaioli. Sebbene il canto parla solo di Alpini, non bisogna dimenticare che non furono i soli a combattere: ci furono anche Fanti e Genieri, Kaiserjager, e chissà quanti altri reparti italiani e austriaci, anche civili.

La salita non è stata facile. Sono salito sul Monte Pasubio partendo dal Pian delle Fagazze, alternando la strada bianca forestale con i sentieri ripidi da trekking. Poi, dopo la Galleria D'Havet, è cominciata la Strada degli Eroi, decisamente più panoramica della precedente.
Arrivato al rifugio Achille Papa ho percorso il Sentiero Tricolore, che attraversa la cosidetta Zona Sacra, o Monumentale, il campo di battaglia della tremenda guerra di trincea e di mine. Un dislivello totale di oltre 1100 metri (sola andata) e circa 28 chilometri (totali) percorsi a piedi. Per la cronaca esiste anche un servizio di bus navetta per evitare un po' di strada ma non faceva al caso mio.

Il video ripercorre, all'inizio, alcuni tratti della Strada degli Eroi e, in seconda parte, ma non sempre in ordine cronologico, la Zona Monumentale. Ho raggiunto prima l'Arco Romano, la chiesetta, la Selletta Comando, il Dente Austriaco e il Dente Italiano (e alcune delle loro gallerie), la cima Palon (attraverso la galleria Papa) e infine sono sceso, tornando al Rifugio Papa. Il video, come le foto seguenti, è stato girato con una fotocamera compatta.

Per concludere qualche foto:
Sinistra: uno dei tratti finali della Strada del Pian delle Fugazze. In cima si vede la casa in rovina del custode della Zona Sacra e, in basso a destra, la Galleria D'Havet, 1797 metri. Nella foto a destra, la Galleria D'Havet, l'inizio della Strada degli Eroi.
Sinistra: si intravede il Rifugio Achille Papa e sulla facciata a destra il tratto finale della Strada delle 52 Gallerie. Destra: la Strada degli Eroi.
La Strada degli Eroi, dedicata ai decorati della Prima Guerra Mondiale.
Sinistra: alcuni muli in un rifugio della guerra. Destra: la croce sul Dente Austriaco.
I camminamenti sul Dente Austriaco, scavati nella roccia e rinforzati di calcestruzzo.

Il testo della canzone che si sente nel video, cantata dai Crodaioli:

Monte Pasubio
(Carlo Gemignani)


Su la strada del Monte Pasubio,
lenta sale una lunga colonna,
bomborombon bom bomborombom.

L'è la marcia de chi non torna
de chi se ferma a morir lassù.

Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.

Su la cima del Monte Pasubio,
soto i denti ghè ze 'na miniera,
bomborombom bom bomborombom.

Zè i alpini che scava e spera
de ritornare a trovar l'amor.

Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.

Su la strada del Monte Pasubio,
zè rimasta soltanto 'na croce,
bomborombom bom bomborombom,
no se sente mai più 'na voce,
ma solo el vento che basa i fior.

Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.



foto e video realizzati con una Fujifilm FinePix Z100fd
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