Stavolta, oltre a fotografare, ho girato un video:
Monte Pasubio: Strada degli Eroi e Zona Sacra
Ho evitato di riprendere i monumenti costruiti in epoca fascista che costellano la Zona Sacra, secondo me troppo appariscenti. La costante presenza di tricolori enfatizza già abbastanza il vincitore.
La canzone di sottofondo è Monte Pasubio, scritto da Carlo Gemignani ma eseguita da Bepi del Marzi e dai suoi Crodaioli. Sebbene il canto parla solo di Alpini, non bisogna dimenticare che non furono i soli a combattere: ci furono anche Fanti e Genieri, Kaiserjager, e chissà quanti altri reparti italiani e austriaci, anche civili.
La salita non è stata facile. Sono salito sul Monte Pasubio partendo dal Pian delle Fagazze, alternando la strada bianca forestale con i sentieri ripidi da trekking. Poi, dopo la Galleria D'Havet, è cominciata la Strada degli Eroi, decisamente più panoramica della precedente.
Arrivato al rifugio Achille Papa ho percorso il Sentiero Tricolore, che attraversa la cosidetta Zona Sacra, o Monumentale, il campo di battaglia della tremenda guerra di trincea e di mine. Un dislivello totale di oltre 1100 metri (sola andata) e circa 28 chilometri (totali) percorsi a piedi. Per la cronaca esiste anche un servizio di bus navetta per evitare un po' di strada ma non faceva al caso mio.
Il video ripercorre, all'inizio, alcuni tratti della Strada degli Eroi e, in seconda parte, ma non sempre in ordine cronologico, la Zona Monumentale. Ho raggiunto prima l'Arco Romano, la chiesetta, la Selletta Comando, il Dente Austriaco e il Dente Italiano (e alcune delle loro gallerie), la cima Palon (attraverso la galleria Papa) e infine sono sceso, tornando al Rifugio Papa. Il video, come le foto seguenti, è stato girato con una fotocamera compatta.
Per concludere qualche foto:
Sinistra: uno dei tratti finali della Strada del Pian delle Fugazze. In cima si vede la casa in rovina del custode della Zona Sacra e, in basso a destra, la Galleria D'Havet, 1797 metri. Nella foto a destra, la Galleria D'Havet, l'inizio della Strada degli Eroi.
Sinistra: si intravede il Rifugio Achille Papa e sulla facciata a destra il tratto finale della Strada delle 52 Gallerie. Destra: la Strada degli Eroi.
Sinistra: alcuni muli in un rifugio della guerra. Destra: la croce sul Dente Austriaco.
Il testo della canzone che si sente nel video, cantata dai Crodaioli:
Monte Pasubio
(Carlo Gemignani)
Su la strada del Monte Pasubio,
lenta sale una lunga colonna,
bomborombon bom bomborombom.
L'è la marcia de chi non torna
de chi se ferma a morir lassù.
Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.
Su la cima del Monte Pasubio,
soto i denti ghè ze 'na miniera,
bomborombom bom bomborombom.
Zè i alpini che scava e spera
de ritornare a trovar l'amor.
Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.
Su la strada del Monte Pasubio,
zè rimasta soltanto 'na croce,
bomborombom bom bomborombom,
no se sente mai più 'na voce,
ma solo el vento che basa i fior.
Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.
(Carlo Gemignani)
Su la strada del Monte Pasubio,
lenta sale una lunga colonna,
bomborombon bom bomborombom.
L'è la marcia de chi non torna
de chi se ferma a morir lassù.
Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.
Su la cima del Monte Pasubio,
soto i denti ghè ze 'na miniera,
bomborombom bom bomborombom.
Zè i alpini che scava e spera
de ritornare a trovar l'amor.
Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.
Su la strada del Monte Pasubio,
zè rimasta soltanto 'na croce,
bomborombom bom bomborombom,
no se sente mai più 'na voce,
ma solo el vento che basa i fior.
Ma gli alpini non hanno paura,
bomborombom bom bomborombom.
foto e video realizzati con una Fujifilm FinePix Z100fd
[ INDICE PER CATEGORIE ]
Nessun commento:
Posta un commento