Non sono portato per i funghi, nel senso: buoni sono buoni, ma valli a trovare quelli buoni! E anche se li trovi, dando per scontato che non li confondi con qualche varietà velenosa somigliante, devi pure saperli cucinare alla perfezione! E non voglio nemmeno tirare in ballo le radiazioni, i metalli pesanti assorbiti e tutte le larvette che capita di trovarci dentro.
Tuttavia, quest'anno, qualche uscita con la cesta l'ho fatta lo stesso, ovviamente in compagnia dell'esperto, mio papà.
Seguono le foto dei funghi rinvenuti dal sottoscritto tra la fine agosto a la fine ottobre, nei boschi trentini. Con relativi nomi dialettali. Ahem.
Funghi "del pino"
Commestibili, buoni. Il color arancione è il loro tratto distintivo.
Finferlo e "capellone" (mazza di tamburo)
Commestibili entrambi, pregiato il finferlo. Giallo, dal bordo frastagliato come cresta di gallo (si chiamano anche galletti per questo motivo?). La mazza di tamburo lo si mangia o mescolato con altri oppure impanato.
Chiodini, "della ciocca", "del morar"
Se il raccolto è magro, basta fare un salto nel giardino del vicino! Lì un tempo crescevano i morari, i gelsi, e oggi emergono i funghi chiodini. Quelli piccoli son finiti nel risotto, quelli grandi di solito sono guasti. Tutti sono un po' viscidi.
Funghi color del pane (come si chiamano?)
Ditemi voi se non somigliano rispettivamente a una pagnotta dorata e una strana piadina splamata sull'erba. Commestibili a patto di venir mescolati cogli altri funghi, forse perché non san da niente. Meglio che niente.
Stecchino bruno
Sembra ricoperto dalle squame di una vipera. Visto durante la festa in malga, mi han detto che non è commestibile. Poi ho controllato e dicono che invece lo sia, bisogna solo essiccarlo. Si consuma in polvere, come una spezia? Complicato...
Funghi sconosciuti, guardare e non toccare. Suggeritemi i loro nomi tramite un commento, grazie mille:
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DIARIO DI UN CERCATORE DI NOMI DI FUNGHI - 2015
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