Buoni ma velenosi senza un'adeguata cottura. Il veleno, infatti è termolabile, a 70 gradi (ma la lavatrice non va bene...!). Cont tali premesse, provvedo a cucinarli.
I "Lorei" vengon fuori più tardi, ai primi freddi. Finalmente ho scoperto il loro nome: Quél (Clitocybe geotropa, Bull). Quest'anno so dove andarli a prendere e ne ho raccolti tre ceste!
Vengono definiti eccellenti dagli intenditori micologi, ai livelli quasi del tartufo.
Risotto coi chiodini:
Dei chiodini si consuma solo il cappello (a meno che non li abbiate raccolti piccolissimi) e vanno tenuti in ammollo nell'acqua, fatti bollire per neutralizzare la tossina termolabile (ovviamente la schiuma e l'acqua di cottura la si butta via).
Ho quindi spostato i chiodini in una seconda padella, dove avevo già soffritto olio e prezzemolo. Cottura a fuoco lento, senza coperchio affinché i funghi si secchino per bene e perdano del tutto lo sgradito viscidume. Il risultato è fenomenale.
Ecco il magnifico risultato: una cascata di chiodini sul risotto! |
"Lorel" o Quél e Mazza di tamburo:
Quél suona come L'orel, forse il nome dialettale si rifà anche all'assonanza. Di sicuro la forma del fungo ricorda un imbuto (l'orel in dialetto, appunto) ove si raccoglie l'acqua piovana.
A destra una Mazza di tamburo (Macrolepiota procera). Prima o poi la impano!
Quèl o Nebulari?
Son funghi che si fan compagnia in novembre inoltrato. I Nebulari, ampiamente consumati fino a pochi anni fa, è stato accertato che siano tossici e provochino avvelenamento nel lungo periodo.
Funghi sconosciuti, guardare e non toccare. E infine i funghi sconosciuti, aiutatemi a identificarli con un commento! Grazie!