Blog parallelo

lunedì 24 settembre 2018

Essiccare i fichi al sole senza zanzariera

Nell'orto ho installato i pannelli solari. Diciamo che questi telai carichi di fichi (e prugne) li ricordano un pochino. Devo pure orientarli al sole...! Chissà cosa penserà il vicino, che i pannelli ce li ha per davvero.
L'essiccatura procede senza sosta da settimane: i fichi freschi avanzati di casa rimpiazzano quelli oramai secchi, in un ciclo continuo, approfittando di questa estate senza piogge.


Zanzariera sì, zanzariera no. Se per le prugne e le ciliegie si può far a meno di una protezione, sono di diverso avviso per i fichi. Quando son maturi attirano sciami di api, vespe e calabroni, che succhiano lo zucchero necessario perché la frutta secca si caramellizzi. Vabbè, pace, gli imenotteri, son puliti. Il fatto è che sui fichi atterra pure qualche mosca e se deposita la prole fa disastri.
Dovrò escogitare un rimedio per il prossimo anno.

La notte sposto i telai al coperto, a far compagnia alle mele cotogne. Non vi dico che profumo permea la stanzetta quando apro la porta al mattino. Una delizia.
E per finire, stringere una manciata di fichi essiccati è una gran bella soddisfazione. Come al solito, li comprimo nei vasetti della confettura, a strati intervallati da foglie di alloro.
Scorte energetiche per l'inverno.







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