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martedì 3 maggio 2011

Lo scalpello con la vernice secca... migliore della livellatrice: niente polvere

Di nuovo a restaurare le finestre (vi ricordate il lavorone precedente?). Prima di dare l'impregnante sui serramenti di legno bisogna asportare completamente il vecchio strato di vernice. Stavolta, invece di usare la livellatrice e il taglierino, ho preferito usare uno scalpello e poi rifinire con la carta vetrata.
Risultato apprezzabile anche così, come vedrete.

Lo scalpello che, agitato con moderazione, sfoglia la superficie.


Un paio di dettagli dello scalpello in azione. La punta dello scalpello ha due lati differenti: uno solo va bene per l'operazione:



I vantaggi dello scalpello rispetto alla livellatrice
Meno rumore e meno polvere, sicuramente. Rispetto alla livellatrice, lo scalpello non provoca vibrazioni e rumori troppo sgradevoli. La quantità di polvere sprigionata dallo sfregamento della carta vetrata non è lontanamente comparabile con quella emessa dalla livellatrice.
Ovviamente questa procedurà è più faticosa e occorre un bel po' di olio di gomito. Si rivela efficace, inoltre, solo per le superfici coperte da vernice secca. Se questa è rimasta unta, allora avrete dei problemi.



E poi, immancabili nei serramenti di legno, troverete alcuni grossi nodi, praticamente impossibile da pulire a mano, con lo scalpello (anzi, rischiate di asportare completamente il nodo, creando un buco). Li levigherete al meglio strofinandoli con la carta vetrata.


Il lavoro con lo scalpello ultimato...

 
Ne ho usati due, il più largo per il grosso del lavoro e il più stretto per i passaggi più angusti.



Ora serve una bella rifinitura con la carta vetrata, poi due mani di impregnante, e i serramenti della finestra sono sistemati!

...buon lavoro!

martedì 9 febbraio 2010

[bricolage] Riparando il puzzle, terza parte. Completamento

prima parte

seconda parte

Tasselli dipinti!


Ora ritocco i bordi rovinati.


Incollo i tasselli, dopo averli verniciati.


Compro la cornice. Sopravvive al viaggio in un autobus pieno di marmocchi ma un angolo si frantuma quando metto i ganci.. Col senno di poi avrei comprato una cornice col plexiglass, ho capito perchè costa di più! Stavo per buttare via tutto ma papà mi ha convinto a reincollare i frammenti di vetro.


E finalmente, ecccolo qua, il puzzle restaurato e appeso al muro!


Le crepe del vetro si vedono poco, per fortuna!!

[bricolage] Riparando il puzzle, seconda parte. Ritaglio e pittura dei tasselli mancanti.

prima parte

Comincio col lavoro. Prendo del cartoncino e ci incollo sopra un foglio da disegno. Poi comincio a ritagliare.
Primo tassello tagliato.


I lavori proseguono, piano piano!


Tutti i tasselli al loro posto.


Ora li plastifico con della vinavil diluita con acqua perchè dovrò colorarli.


Inizio a dipingere. Prima do una base nera e poi procedo con degli acrilici, cercando di rispettare il più possibile i colori e le forme già esistenti.





TERZA PARTE

lunedì 8 febbraio 2010

[bricolage] Riparando il puzzle, prima parte. Introduzione.

Soltanto sistemando le cose piccole si possono risolvere poi quelle più grandi.
Ho trovato il regalo di natale di non so quanti anni fa, un maxi puzzle, un inferno da costruire. Se ne stava nella fessura dietro a un mobile e non è la fine che si merita!


Mancano alcuni tasselli e bisogna aggiustarne altri.


Il puzzle mostra un arrembaggio, in tutti i suoi particolari.


E non mancano le scene cruente!


I cuochi che si menano...


Questo è troppo simpatico!


Il tonto impigliato nel sartiame..


SECONDA PARTE