Modifica del piano: visto lo scavo ambizioso e la sua concomitanza con la fiera di San Giuseppe a Trento, ci siamo procurati due piante di mirtillo gigante americano più promettenti (nella foto insieme ai noccioli). Rimaste poi quasi una settimana chiuse nella serra-igloo a causa dell'abbondante nevicata di marzo.
Le due piantine di mirtillo sopravvissute, invece, sono state estratte e riposte nei vasi. Rimedio provvisorio: se daranno buoni segni di ripresa verranno trapiantate in una sede più consona.
Un fondo drenante per le buche dei mirtilli:
Il mirtillo, come tutte le piante acidofile, è molto sensibile ai ristagni d'acqua. Gli marciscono le radici. Ho quindi provato a versare un secchio d'acqua nella buca (test molto drastico) per rendermi conto di quanto fosse drenante la roccia sul fondo. L'acqua è defluita in circa un quarto d'ora. Ora, certo, quando piove l'acqua non ven zò a seci, ma mi è sembrato opportuno stendere una base di piccoli sassi come fondo drenante. Materiale drenante improvvisato, se vogliamo fare i pignoli bisognerebbe procurarsi un po' di ghiaia o di pietre pomici. In questo strato poroso si raccoglierà l'acqua in eccesso, non inzuppando così la terra soprastante.
Il piano originale prevedeva l'utilizzo di un tessuto non tessuto per isolare bene la terra acida dalle infiltrazioni circostanti. Tuttavia, da quanto ho letto, il tessuto non tessuto non è adatto per le piante acidofile: è sì permeabile, ma non a sufficienza.
Scavo completato malgrado la nevicata:
Dopo il fondo drenante ho versato nelle buche un po' di terra raccolta sotto gli abeti tagliati, mescolata con i loro aghi. Anche l'abete è una pianta acidofila e se supera i venti metri d'altezza presumo che abbia sotto della buona terra acida. Non ho la conferma che questa terra sia perfetta per i mirtilli come quella da comprare nel vivaio, ma di sicuro è morbida e assolutamente non argillosa.
Superata la parentesi nevosa e il conseguente ritardo, abbiamo completato il lavoro con la messa a dimora delle nuove piantine gemogliate. L'area non deve venire calpestata: le radici del mirtillo non riescono a penetrare nella terra compressata.
le nuove piante di mirtillo messe a dimora |
Le piante di mirtillo messe in vaso
Senza più nuova casa, le vecchie piante di mirtillo sono destinate a due grossi vasi di plastica (provvisori). Stavolta ho avuto l'occasione di rimediare dell'argilla espansa come fondo drenante, passata a setaccio inutilmente perchè fradicia. Anche se argilla, non compromette la qualità della terra soprastante.
Il coniglio nano era poco interessato.
Estratte le piante di mirtillo con il badile e con la dovuta (e relativa) delicatezza, ho rimosso quanta più terra possibile. Compito non facile: le radici sono sottilissime e aggrovigliate, quasi si confondono con i filamenti della torba. Facile strapparle.
radici di mirtillo strappate: sottili e formano un groviglio compatto |
Trapiantare il mirtillo:
scavare le buche | messa a dimora | fiori e concime | mirtilli maturi |
foto scattate con una Fujifilm FinePix Z100fd
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