Ad ogni modo ho accettato la sfida, partecipando al concorso del giornale L'Adige Il noir racconta la società; nei tre mesi a disposizione ho sfornato un romanzo breve.
Nessuna vittoria, un esito che già immaginavo (ebbene sì, parto sempre prevenuto quando c'è di mezzo una giuria, non siamo mai sulla stessa lunghezza d'onda). Perlomeno ho aggiunto un secondo titolo alla mia personale bibliografia: Tramo la notte sulle strade.
Una storia ambientata a bordo di un autobus e ispirata dal medesimo. Dopo la dovuta premessa introduttiva (altrimenti la gente interpreta come vuole, cioè male di solito) passo alle linee guida del concorso:
1) che il genere sia un noir
2) e vi siano riferimenti al contesto sociale di Trento.
Un noir, stringi stringi, prevede un crimine e il protagonista stesso dev'essere egli stesso un criminale, pertanto mi son arrampicato sui vetri per costruirne uno che mi andasse a genio.
Lo stile adottato in Tramo la notte sulle strade è nervoso, in prima persona, senza troppi peli sulla lingua; la trama più che intrecci annovera veri e propri salti mortali e diventa un po' ostica da decifrare, a sentire le critiche ricevute (le stesse mosse a Le lacrime del coraggio, nel prossimo romanzo vedrò di mettere una pezza). Ma tant'è, una storia ambientata sull'autobus è bene che sia macchinosa, no? Confido nelle apposite date all'inizio di ciascun capitolo e nelle deduzioni del lettore.
Il romanzo breve si chiude con il testo della canzone popolare irlandese Long Black Veil, scoperta lì per lì, per pura coincidenza, quando stavo ormai ultimando la stesura del testo. Un testo azzeccato, scritto da Danny Dill e Marijohn Wilkin e cantato originariamente da Lefty Frizzell. Quella che segue è la cover eseguita da Dave Matthews, la mia preferita. Già mi immagino il trailer con questa toccante colonna sonora...
Ten years ago on a cold dark
night, There was someone killed 'neath the town hall light. There were few at the scene but they all did agree That the man who ran looked a lot like me. The judge said, "Son what is your alibi ? If you were somewhere else, then you won't have to die." I spoke not a word, though it meant my life, I had been in the arms of my best friend's wife. She walks these hills in a long black veil. She visits my grave where the night winds wail. Nobody knows, no, and nobody sees, Nobody knows but me. The scaffold is high and eternity nears She stood in the crowd and shed not a tear. But sometimes at night where the cold winds moan In a long black veil she cries all o'er my bones. She walks these hills in a long black veil. She visits my grave when the night winds wail. Nobody knows, no, and nobody sees, Nobody knows but me. Nobody knows but me. |
Dieci anni fa, in una notte
fredda e scura Qualcuno è stato ucciso sotto il lampione del municipio In pochi assistettero alla scena, ma furono tutti d’accordo che l’uomo che scappava assomigliasse molto a me. Il giudice disse “Figlio, qual è il tuo alibi?” “Se tu eri da qualche altra parte, non dovresti andare a morire” Non dissi una parola, sebbene questo significasse la mia vita Ero stato tra le braccia della moglie del mio migliore amico Lei cammina per queste colline vestita di un lungo velo nero Fa visita alla mia tomba quando geme il vento della notte Nessuno sa, no, e nessuno vede Nessuno, tranne me Il patibolo è alto e l'eternità è vicina Lei assiste tra la folla e non versa una lacrima Ma qualche volta la notte, dove il vento freddo sembra un lamento Vestita di un lungo velo nero, lei piange sulle mie ossa Lei cammina per queste colline vestita di un lungo velo nero Lei fa visita alla mia tomba quando geme il vento della notte Nessuno sa, no, e nessuno vede Nessuno, tranne me Nessuno, tranne me |
Infine, se volete leggere l'anteprima, ecco il link alla pagina di presentazione del romanzo, disponibile sia in versione digitale EPUB che in versione cartacea.
Nessun commento:
Posta un commento