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venerdì 20 maggio 2011

20 giorni a Londra, prima settimana

In aereo. 
Abbiamo sorvolato la Francia con la British Airways. Spuntino magro e spazi ristretti, ma il viaggio è andato meglio del previsto. Atterraggio in scioltezza, impercettibile quasi, ed estrema tollerenza per il peso del bagaglio a mano.

La famiglia a Walthamstow.
Siamo stati ospitati, a due a due, in diverse famiglie dislocate nel distretto di Walthamstow. Si tratta di una cittadina multietnica, una distesa di casette a schiera, tutte uguali, qualche chiesa e alcuni pub e ristoranti.
Di giorno c`è abbastanza traffico, ma i quartieri prettamente residenziali sono tranquilli. Ogni tanto passa il camioncino dei gelati e le note di "O sole mio" risuonano per le strade. Di notte è meglio girare in gruppo per evitare incontri spiacevoli. Se hai fortuna puoi incrociare la strada con qualche volpe o uno scoiattolo grigio.
Per curiosità  mi sono informato su quanto costa affittare una camera singola in questa cittadina, a 15 miuti dalla metropolitana. Ebbene costa 150 sterlina a settimana, oltre 600 al mese! Ovviamente sono comprese tutte le spese, la colazione e la cena. Non oso immaginare che prezzi girano nella Central London...


La scuola.
L`istituto della British Study center si rivela facile da raggiungere con la metropolitana, a circa sette minuti a piedi dalla stazione di Baker Street. La struttura è molto articolata, comprende una marea di aule su tre piani, alcune delle quali dispongono di lavagne elettroniche o di televisore. All`ultimo piano ci sono alcune aule speciali dedicate al disegno e alla moda. Così credo di aver capito.
I docenti sono simpatici, nel complesso. A volte sembrano dei pagliacci, ma a dire il vero lo fanno per coivolgerti maggiormente o per mostrarti la corretta pronuncia. Pare una tecnica efficace. Anche qui ci sono i bacchettoni eh, meglio essere chiari. Tre settimana di intensive English sortiranno qualche effetto positivo? Chissà. Il metodo migliore per imparare, comunque, resta dialogare con la famiglia, gli amici stranieri, la gente del posto, per la strada e al supermercato.


Mangiare risparmiando
Il British Study Center dispone di un coffee shop, un bar che offre anche una discreta mensa. Panini riscaldati, sandwich, un primo diverso ogni giorno della settimana e delle grosse patate farcite. I prezzi sono ragionevoli, bassi ma adeguati a stomaci femminili, viste le portate esigue.
Se volete cambiare e volete risparmiare avete altre possibilità. La prima sono i sandwich dei Tesco Express. Con poco più di 3 sterline ne comprerete ben 6, se scegliete quelli semplici al prosciutto o al formaggio (degli altri non mi fido, pieni di salse e più costosi). Seconda alternativa: vi comprate il pane, la verdura e gli affettati (quelli made in Italy un po` costosi) e vi preparate il pranzo a casa.
È incredibile come gli inglesi cucinino tutto col microonde. Troverete ogni sorta di cibo pronto per essere riscaldato, dalla pasta alla carne.
Un`altra ottima alternativa è raggiungere il Salisbury, un supermercato sulla Oxford Street vicino al Dominion Theatre (quello sormontato dalla statua di Freddy Mercury), che offre un servizio di self service. Paghi a seconda delle dimensioni della "ciotola" utilizzata (da una sterlina a mezzo a 3 sterline) e la puoi riempire con pasta, riso, uova sode, verdure. Idea scartata a priori dai più schizzinosi...


Le carote gialle con le arance no...
Alcune cose non vanno molto bene nella cucina inglese. Ci sono delle tortine scozzesi che contengono una blanda salsa marrone con dei radi pezzi di carne. Abbastanza nauseanti nel complesso, riesci a mandare giù il primo boccone solo se sei affamato.
Sull`insalata non mettono l`olio di oliva ma una salsa francese che contiene olio, sale, aceto e altre cose. Ha un sapore strano, che rovina tutto. Il caro olio d'oliva non si vede da nessuna parte, così come i formaggi.
Gli autoctoni abbondano con le uova, mescolano l`insalata con la pasta. Mangiare le patate con la buccia si rivela l`ultimo dei problemi.


Dio salvi la metro...
Se hai una cartina della metro, una travel card per viaggiare e trovi una stazione della metropolitana, allora sei a posto. Fuori, per strada, rischi di perderti. Sottoterra trovi di tutto, dai negozi ai cantanti ambulanti, alcuni particolarmente bravi. Solitamente, là sotto, l`aria si rivela respirabile, a volte invece satura di fumi. L`alternativa, il bus, si rivela troppo lento per spostarsi velocemente.
Importante: sulla scala mobile bisogna posizionarsi sul lato destro, lasciando una corsia libera per chi ha fretta.


Video della prima settimana







Va bene, lo ammetto: le scene dell`aereo occupano una parte troppo considerevole del video. D`altronde non l`avevo mai vista la sua ombra proiettata sulle nuvole... Inoltre ho girato poco questa settimana: qualche "passeggiata-maratona" per il centro, una visita alla National Gallery dove non si potevano scattare foto (e comunque, al di là della bellezza dei quadri, non capisco perchè non vengono menzionati gli artigiani che hanno fabbricato le bellissime cornici...), un giro al mercato di Camden Town, dove c'erano solo tante costose patacche attira-turisti.
Spero che i prossimi video siano migliori.

La colonna sonora.
Il pezzo, disponibile su Audioswap, è stato eseguito dalla Philarmonic Orchestra ed è intitolato . Sono sicuro che l'avete già sentita questa ninna nanna...


Colpa del fuso orario?
Capita spesso di svegliarsi prima delle 6:00 AM, perchè in Italia sono già le 7:00, indifferentemente da quando si è andati a letto. Oltre al fuso ci sono due cause da non sottovalutare. Prima: il traffico aereo, una processione infinita nel cielo, che comincia alle 5:00. Seconda: gli inglesi, come tutti i popoli del nord europa non hanno imposte alle finestra (da quanto mi dicono). Quindi, o impari a dormire con il paraocchi e i tappi o ti sveglierai sempre di buon'ora...

sabato 7 maggio 2011

20 giorni a Londra. Preparazione.

Ebbene, domani, domenica, si parte per una vacanza studio. Destinazione Londra, British Study Center, una delle tante scuole che insegnano la lingua inglese a moltidutini di studenti internazionali. Dicono sia quella con il rapporto prezzo/prestazioni migliori: conveniente ma di livello buono. L'alloggio e parte del vitto verrà fornito da famiglie del posto, residenti a Walthamastow, quindi saranno tre settimane di quella che definiscono full immersion


Una breve panoramica
Walthamstow è un distretto residenziale in zona 3, localizzato nel borgo Waltham Forest, parte nordorientale della Grande Londra.
Il borgo Waltham Forest fa parte della Londra esterna e comprende una distesa di quartieri residenziali, aree verdi e foreste, laghi e bacini idrici e campi sportivi. Nel 2012 sarà uno dei settori della City che ospiteranno le Olimpiadi.


Studiarsi la City con Google Maps
Potete vedere una schermata eloquente di Google Maps. Dall'alto sembra che tutte le case a schiera siano uguali. Grazie a Street View, però, l'icona dell'omino da posizionare sulla mappa, posso viaggiare virtualmente nelle vie e cercare di memorizzare l'itinerario. Oppure trovare, a vista, dei negozi o dei ristoranti. A volte ho l'impressione, quasi, di vedere la scenografia delle puntate di Mr. Bean...


La metropolitana.
Pare che la scelta migliore per spostarsi da Walthamastow alla scuola (in centro) e viceversa sia prendere la metropolitana. La famosa Tube. Bisogna percorrere la Victoria Line, colore azzurro, tempo impiegato 23 minuti.
Disponiamo di una travel card, un abbonamento che comprende tutta l'area metropolitana e tutti gli orari.


Denaro: bancomat o postepay?
Postepay: in rete assicurano che funziona sia come carta di credito che come bancomat per prelevare. Comoda come carta di credito, è necessario ricordarsi il PIN ovviamente, meno per il prelievo: le commissioni sono salate (5 euro).
Prelievo con un classico bancomat. La banca italiana si prenderà sempre una commissione (in media 3 euro), lo sportello inglese... dipende, alcune banche offrono il servizio gratuito e altre prendono le loro commissioni. Occhio al cambio di valuta, in tutte queste transizioni considerano sempre il più sfavorevole (e poi c'è il tasso di cambio, dicono l'0,84% ). 
La morale è che bisogna ridurre al minimo i prelievi e usare carte di credito. Se già avete un'idea della somma che spenderete potete cambiare il denaro alle poste.


Fuso orario.
In Regno Unito vige l'ora di Greewich, quindi, rispetto a noi, si tira indietro la lancetta di un'ora. Un'ora di sonno in più, praticamente. Nota positiva.

Ci sono le zanzare a Londra?
Ovvio che sì, e temo che maggio sia il mese propizio perchè inizino i loro prelievi di sangue. Le temperature, mediamente, non sono troppo diverse dalle nostre e anche l'ambiente umido aiuta.
Gli esperti sono rimasti stupiti dalla underground mosquito, un esemplare scoperto da poco che si è sviluppato nell'intricata rete metropolitana della città. Si tratta di uno dei molti ibridi che si adattano a qualsiasi tipo di ambiente.


Ma l'acqua del rubinetto...
... si può bere o no? I soliti mattacchioni della rete se ne escono con frasi tipo: l'acqua è quella del Tamigi depurata, o l'acqua che beviamo è già passata per almeno sette volte nel nostro organismo. Frasi improbabili, o forse no. Ci sono maree di dibattiti su dove stia la verità. Di sicuro l'acqua che beviamo è sempre "riciclata" e depurata, che sia per vie naturali o artificiali, beh, questo è il dilemma. 
Altri dicono che è stato aggiunto prozac, un noto antidepressivo, per un oscuro complotto. In questa leggenda metropolitana le autorità si sono scusate affermando che è colpa dei cittadini: hanno gettato i loro medicinali nell'ambiente e questi si sono introdotti nel ciclo dell'acqua.
Le uniche cose certe è che nell'acqua del rubinetto di Londra è stato addizionato calcio, per renderla più salutare, e che quest'acqua è dura. Ho trovato una frase cinica: all water tastes horrible when you are not used to it, tutta l'acqua pare cattiva quando non sei abituato a berla.


L'adattatore della presa.
A Londra occorre un adattore particolare per le nostre prese. L'ho trovato in offerta al Mediaword, per la bellezza di 12 euro (alla faccia dell'offerta.. in ogni caso è l'adattatore universale, non solo inglese). Meglio chiederlo a chi è già stato nel Regno Unito, così risparmiamo un po' di euro. In teoria, a questo adattatore ci si attacca anche la multipla, quindi ne bastano uno o due. Non so se si surriscaldano, però.Vedremo.

Telefonare a casa e internet.
La famiglia che ci ospita garantisce una "connessione su richiesta". Chissà. La scuola, in ogni caso, dispone di numerose postazioni computer, che servono proprio per mantenere i contatti nel Paese natale. Alcune aree della City sono coperte con la connessione wi fi. Quindi, per telefonare basta appoggiarsi a Skype: lo si installa su un computer di casa, ci si procura un microfono e il gioco è fatto. Chiamate gratis.