Le persone spaventate hanno un buon profumo.
I cani mordono solo quelle.
I proiettili sono come i cani.
Colpiscono soltanto chi ha paura.
Se non hai paura, i proiettili girano al largo. Tutte le volte.
(il Capitano Gu al nuovo ufficiale politico)
Qualche scena gira su Youtube, sotto il nome di Korean War. C'è molta confusione, per alcuni il film riguarda la guerra di Corea. In realtà le vicende ripercorrono la guerra civile cinese e poi, c'è un breve proseguo in quella coreana.
Assembly
Diretto da: Feng Xiaogang.
Scritto da: Liu Heng (adattamento del libro Guan Si).
Colonna sonora composta da: Wang Liguang.
Uscito il 20 dicembre del 2007.
Durata: 124 minuti.
Assembly significa raduno delle truppe, adunata chiamata dallo squillo della tromba, un momento chiave che viene evocato per tutta la pellicola. Il film ripercorre eventi realmente accaduti, la stessa pellicola viene definita la prima rievocazione realistica della guerra civile cinese.
I sopravissuti della 9° compagnia, appartenenti all'Esercito Popolare di Liberazione, agli ordini del Capitano Gu (Zhang Hanyu), rei di non aver giustiziato dei prigionieri del kuomintang, vengono inviati in una missione suicida: mantenere una miniera di carbone contro l'offensiva preponderante del nemico. Questi dispone di una superiorità numerica soverchiante e vanta equipaggiamenti e carri armati americani.
I soldati hanno l'ordine di difendere la posizione a tutti i costi, finchè non verrà suonata l'Assembly, l'adunata, il ripiegamento.
Se la prima metà del film è prettamente bellica, nella seconda si fanno strada i ricordi degli eventi passati. Il ritmo rallenta, mentre si ricerca la verità e l'onore perduti: la loro rievocazione è ostacolata dalla sparizione delle prove del sacrificio di quei 47 fratelli. Il film prosegue quindi con un'aria drammatica, reale.
Solo nel finale si ribalteranno le sorti e si onorerà chi è caduto valorosamente.
Ho visto il film in lingua originale, con i sottotitoli in inglese. Tuttavia riesce ugualmente a trasmetterti forti emozioni. Fin da subito le scene sono coinvolgenti, emozionanti. Crude come quelle dei kolossal hollywodiani, primo fra tutti Salvate il Soldato Ryan. La pellicola ci fa immergere nella guerra civile cinese, tra le forze popolari di liberazione e il kuomintang, per poi evolvere nel conflitto coreano.
I personaggi sono ben delineati. Il capitano, gli specialisti, gli ufficiali politici. Il regista affianca alle classiche inquadrature belliche molte scene introspettive, che vanno incentrandosi sulle sensazioni dei personaggi, sui loro sentimenti e le loro paure.
Il film è prettamente bellico. Le scene di combattimento sono molto realistiche: la guerra impietosa porta al massacro milioni di soldati, sbrindellati dai proiettili o smembrati dai colpi di artiglieria.
Certo, vedere il film con i sottotitoli non è il massimo. La traduzione, di solito, non si può avvicinare minimamente al verso senso dei discorsi nella lingua originale. Servirebbe imparare un po' di lingua cinese.
Sorprendentemente non ci sono riferimenti politici, al contrario di molte pellicole dello stesso genere. Sono assenti i classici sbandieramenti o quelle frase fatte rispolverate dai vecchi film. In buona parte della pellicola,i protagonisti indossano uniformi simil-americane.
Emergono forti i valori di cameratismo, di sacrificio e di memoria dei caduti.
La colonna sonora è lenta e solenne, e riesce a toccarti nelle scene più drammatiche.
In conclusione Assembly è un ottimo film bellico, senza i fronzoli holliwodiani.
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