Mi autopubblico. Suona come
il dado è tratto.
Titolo:
Le Lacrime del Coraggio
Genere: narrativa d'azione
Pagine: 248
Trama
Pochi anni ci separano dalla Guerra dei Fratelli. Scoppia improvvisa, su scala planetaria. Il nemico, Caino, si dimostra invincibile. Il nord del Paese viene perduto e solo i neo-partigiani della Barbarica possono combattere nei territori occupati. I rapporti con Roma sono tesi, l'esistenza al limite.
Tra i guerriglieri italiani spiccano quelli dell’Indaco:
Istrice, pazzo dinamitardo,
Corvo, fredda assassina,
Vetro, vice
carismatico,
Mangusta, pilota dell’aviazione. Il Capitano dall’animo
travagliato,
Martire, ha a cuore una sola cosa: la donna che ama, la
regina dei suoi pensieri. La foto che porta sempre nel taschino.
I
flashback del passato si alternano alle pagine insanguinate di un
futuro ormai vicino, quello delle previsioni più nere. Ma le rovine
d’Europa sono il palcoscenico di qualcosa di ancora più tragico: il
conflitto interiore che consuma il protagonista, la disperata vicenda
sentimentale che avrà conseguenze imprevedibili.
Le Lacrime del
Coraggio, un romanzo raccontato in prima persona, il sacrificio di un
uomo incompreso, le operazioni militari e le cicatrici sul cuore, una
guerra fuori e una dentro.
- un'opinione a freddo
- la stesura del romanzo
- una storia di autopubblicazione, con lulu.com
- la copertina descrittiva, in bianco e nero
- a te la parola
Come una ballata
Devo proprio ammetterlo:
Le Lacrime del Coraggio (a casa l'umiltà, per oggi
NDA) ingrana bene, appassiona. Mescola i tratti toccanti della narrativa sentimentale all'azione pura. Due estremi messi insieme. D'altronde è scoppiata la terza guerra mondiale e un teatro del genere non consente alternative o strani compromessi. L'Italia, colta impreparata e invasa, deve far fronte a un conflitto che valica prepotentemente la frontiera. Un
set diverso dalla realtà di tutti i giorni.
L'uso della prima persona ti consente di entrare
in sintonia con il protagonista. I personaggi principali sono unici, hanno tratti e soprannomi facilmente identificabili. Facile prenderli in simpatia. La
trama è più intrecciata di una selva di rovi e ne vado fiero. Non scherzo, l'ho fatto apposta. Non mi piace che leggiate il mio romanzo mezzi distratti, mi offenderei. Bisogna stare attenti, soprattutto alle date e ai dettagli.
Il titolo? Lo hanno definito ermetico. Bella parola. Credo che un po' di ermetismo non faccia mai male:
L’essere ermetico, cioè chiuso, impenetrabile, difficile a interpretare: l’e. di un testo, di una scrittura; l’e. del suo volto non lasciava trasparire alcuna emozione.
250 pagine. Troppe? Troppo poche? Sono giuste. Chi scrive non deve preoccuparsi delle pagine, ma di quello che vuole raccontare. Ci sono storie che richiedono molto spazio e altre più sintentiche.
Mi chiedono se è un bel libro. Posso rispondere solo: "Bellico". (NDA)
Stesura del romanzo
Era una sera del 2006. Stavo a Forlì, nella sede della Torre Nera, un posto tranquillo dove stare con gli amici. Cominciai a buttare giù un testo, una storia breve o magari solo uno stralcio, ancora non lo potevo sapere. Il titolo provvisorio era
Un gioco di guerra, un riferimento implicito, o un omaggio, alla marea di materiale ludico gestito dall'associazione.
Definito il contesto bellico, individuai il protagonista e una scena tipo. La trama, l'ossatura del romanzo, richiese molto più tempo. Diversi anni, durante i quali continuai a raccogliere appunti e dialoghi ad effetto. Le frasi più belle le pubblicavo su facebook per misurarne l'efficacia. Tante pause per riprendere altre storie. Infine, nei mesi dall'estate del 2010 all'inverno del 2011, completai il manoscritto.
Due copertine a disposizione
La copertina, un lavoro che è maturato insieme al
manoscritto. Nella prima volevo, dovevo, raffigurare i protagonisti e
l'ambientazione, quindi ho deciso di riprendere, a tutti gli effetti,
una scena del libro. Fare una sintesi. C'è l'
Indaco, il colore della banda di neo-partigiani, c'è la
stella di ferro, che fa la sua sporca figura in mezzo al titolo. L'intento è quello di stimolare e aiutare l'immaginazione del lettore. Studiando i personaggi illustrati può farsi un'idea chiara. Il carboncino dovrebbe aiutare: dicono che dà molto risalto all'interiorità dei personaggi.
La seconda copertina, visualizzabile in alto, è riservata alla versione digitale del romanzo, disponibile
su Google eBooks.
Una storia di autopubblicazione
Autopubblicarsi con
lulu.com: una scelta impegnata, una via intrapresa tra molte altre a disposizione.
Autopubblicarsi significa fare tutto il lavoro.
Editing: occorre spirito autocritico, sapersi sdoppiare per individuare errori altrimenti invisibili. Occorre tempo soprattutto. Lasciatelo passare. L'
impaginazione richiede concentrazione a mille e tanta foza di volontà. Bisogna arrivare in fondo e ricercare sempre la perfezione. Con Word dovete impostare tutte le spaziature, le note, le interruzioni e le intestazioni a piè di pagina. Il carattere Times a dimensione 11 va più che bene, nonostante tutte le opinioni lo diano per
minuscolo. Il motivo che si nasconde dietro è il timore dello scrittore di scrivere poche pagine. Esattamente come la tesi di laurea.
Infine, vi tocca stampare il vostro documento in formato pdf.
Grafica. Creare una copertina è un lavoro serio. Se non sai usare Photoshop è meglio affidarsi al wizard di lulu: offre un numero discreto di belle foto, layout e tutto quello che ti serve.
A te la parola!
Bene. La mia l'ho detta, adesso tocca a te. Che ne pensi del romanzo? Parlane! Scrivi la tua opinione nel blog personale o nelle community che frequenti!
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la famosa Stella di Ferro |
TITOLO: Le Lacrime del Coraggio
AUTORE: Andrea Baldessari
GENERE: narrativa d'azione a sfondo bellico e sentimentale
PAGINE: 248
LINGUA: italiana
ISBN Google eBooks: 9781123200904
COPERTINA: Andrea Baldessari
FORMATO:
copertina morbida, dimensioni: 14,80 per 21,00 cm: 10 €
ebook pdf e ePub: 3,63 €