Blog parallelo

domenica 31 luglio 2011

I laghi di Terlago, a passeggio dentro l'ecosistema lacustre

Terlago. Il nome del paese deriva dal latino, e significa fra i laghi. Qualche chilometro a nord, infatti, ci sono i laghi di Lamar. A ovest, invece, vicino alla frazione di Travolt, si apre ( o si aprono) il lago (o i laghi) di Terlago. Mai capito se sono uno o due.
Partendo da Trento, prendendo la strada gardesana, si superano le gallerie di Cadine e, all'incrocio appena fuori, si svolta a destra. Scendendo nella conca di Terlago, sfruttata per scopi agricoli, troverete un'estesa oasi verde, l'ecosistema lacustre più ricco di tutta la regione. Riserva di pesca e luogo ideale per una passeggiata tranquilla. Sulle rive trovate solo qualche pescatore, pochissimi bagnanti.

A sinistra: la passerella di legno che attraversa un ecosistema tutto particolare. A destra: un albero contorto che protende i suoi rami sul lago.


A sinistra: il caratteristico profilo di Vigolo Baselga si staglia sopra i laghi. Più in là si intravede  Baselga del Bondone e l'omonimo monte. A destra: un corso d'acqua nella vegetazione rigogliosa.


Il riflesso verde degli alberi sull'acqua e le barche capovolte.


Nello specchio d'acqua nuotano diversi uccelli acquatici. Nella foto a destra si vede il ponte che corre sopra il punto di unione dei due laghi. Più in su si eleva il Dos Grum, sullo sfondo il monte Bondone.

 

Le suggestive inghiottitoie del lago. Sono due, una a destra e l'altra a sinistra del piccolo lido. Recintate e sbarrate da una saracinesca arrugginita, sono state scelte come ambientazione del romanzo Le Lacrime del Coraggio.

lago Terlago cavernainghiottitoia lago Terlago
Nei periodi di piena, le acque del lago defluiscono nelle cavità naturali, per finire chissà dove.

Le foto non rendono molta giustizia, era quasi sera e la fotocamera faceva fatica.

foto scattate con una Fujifilm FinePix Z100fd

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