Fino all'altro giorno un cedro del Libano imponente si ergeva vicino casa, svettando davanti al Gaggia e alla Paganella. Si inseriva nel paesaggio. Chissà quanti anni aveva, magari quaranta o anche cinquanta.
Però gli alberi grandi danno fastidio, soprattutto quando si ha la brillante idea di costruirci la casa proprio sotto. Così qualcuno, rimasto ignoto, lo ha avvelenato: ha praticato tre fori nel tronco, all'altezza del terreno per nasconderli, e li ha riempiti con qualche sorta di veleno.
Con il cedro avvelenato e morente, è risultato inevitabile l'abbattimento.
E in queste ultime due foto, si vede come questo cedro maestoso era diventato uno scalo famigliare per i corvi grigi che volano nella zona:
Il corvo grigio solitario in cima al cedro |
Due corvi e la spettacolare parete rocciosa della cima Canfedin |
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