1) ricordiamo tutto a memoria finché non raggiungiamo il computer e trascriviamo, una corsa contro il tempo...
2) annotiamo subito gli appunti sulla carta del vecchio e caro block notes.
Rimanere concentrati a ricordare frasi sconnesse è uno stress (circondati come siamo da chiacchieroni e televisioni) ed è anche una distrazione se intanto abbiamo da fare tutt'altro. Quindi le annotazioni su carta restano l'opzione più sbrigativa, se non fosse che poi bisogna trascriverle sul computer. Idem per le registrazioni audio. Senza contare che le annotazioni sintetizzate al massimo per la fretta non ridiventeranno mai il testo originale che avevamo in mente. Servirebbe un block notes digitale che annota gli appunti subito e direttamente nel manoscritto. Esiste uno strumento così comodo e utile, in mezzo a mille gingilli sofisticati pieni di app che non servono a un tubo?
Ho fatto le mie ricerche, ma la rete non aiuta. Tutti vogliono rifilarti un tablet con tastierino esterno (perchè la tastiera touch francamente è una porcheria per scrivere). Due dispositivi connessi via bluetooth o cavo con una batteria ciascuno (doppia fonte di stress) e un costo complessivo proibitivo. Da lasciar perdere!
Una valida soluzione l'ho trovata per caso. Si chiama Alphasmart Neo ed è una signora macchina da scrivere con un piccolo monitor al posto del foglio. Dotata di una tastiera comoda e spaziosa, memorizza il testo e te lo incolla nel manoscritto. Perfetta. Tanti autori hanno raggiunto obiettivi concreti con questo dispositivo. Il motivo? Non distrae, come fa invece il computer o il tablet con le notifiche, internet, le foto e tutti i dati memorizzati. Poi la Alphasmart ha un prezzo onesto, ben settecento ore di autonomia, dieci anni sul groppone ed è pure fuori produzione...
La tentazione di comprarne una usata, però, è molto forte. Peccato per lo schermo, un po' troppo minuto. Compatibile solo con Windows XP, nel mio caso non ci sarebbe alcun problema.
Una possibile evoluzione dell'Alphasmart sono gli smartbook, in sostanza dei micro computer con le funzionalità dello smartphone. A me ovviamente interessa la tastiera, che pare abbastanza grande. Purtroppo questo è un altro prodotto uscito dal mercato molto in fretta alcuni anni fa.
Che fine hanno fatto i netbook? Quei mini-computer portatili? Oggi si chiamano chromebook e nonostante siano un attimo più grandi restano uno strumento valido per scrivere. Buon monitor, tastiera spaziosa, così leggeri e sottili che sembrano un quaderno. Prezzi accessibili. Vanno considerati computer terminali, in quanto elaborano dati online, privi come sono di un disco fisso capiente. Lavorare in cloud, cioè sempre connessi a internet senza conservare i dati con noi, sta diventando una prassi ormai. Basta pensare al blog o alla casella e-mail, i più basilari.
Se non disponessi già di un notebook probabilmente avrei scelto proprio un chromebook.
L'ebook reader con tastiera merita una piccola parentesi. Con il suo schermo e ink che sembra carta potrebbe illuderci facilmente. In realtà il monitor è proprio il suo tallone d'achille: valido per leggere le pagine ferme di un libro, si aggiorna troppo lentamente con i programmi normali, continuando a sfarfallare.
E il cellulare? Pensavo di aver fatto la furbata del secolo comprando uno smartphone Nokia pratico, essenziale e soprattutto dotato di tastierino fisico e di connessione wi-fi. Purtroppo le sue caratteristiche hardware sono lontane anni luce dai requisiti minimi richiesti per modificare un documento di testo. Bisogna aumentare il budget e puntare a uno smartphone più tosto. Attenzione al monitor, perché vedremo tutto miniaturizzato...
La ricerca continua. Sperando che qualcuno ascolti l'appello di tutti i nostalgici dell'Alphasmart, così esce il modello nuovo.
La ricerca continua. Sperando che qualcuno ascolti l'appello di tutti i nostalgici dell'Alphasmart, così esce il modello nuovo.
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