Blog parallelo

mercoledì 23 febbraio 2011

[comportamento] Quando ti rubano il cellulare...

Mi ero comprato un Sony Ericsson W200i, quasi per sfizio, alcuni anni fa. Stava in offerta all'ufficio postale e, non appena ho visto che includeva anche un lettore mp3 non ho resistito. Impostare come suoneria una frase di un film o una canzone al posto della solita suoneria polifonica è veramente una marcia in più.
Per il resto era un modello normalissimo, che faceva foto e video abbastanza discreti. 


Il fatto.
Stavo al parco giochi di Baselga del Bondone, una domenica di un paio di anni fa, impegnato a fare le foto alla nipotina e alla sorella, e il benedetto cellulare decide di scivolare fuori di tasca. Mi accorgo della sua scomparsa solo di lunedì mattina, vista la mia assoluta indipendenza da questa diavolerie (che ho esposto qui).
Cerca e ricerca (anche a casa, non si sa mai), non salta fuori nulla.
Per la cronaca sono un utente registrato online di Vodafone e questo mi consente di monitorare il traffico delle mie telefonate. Così, martedì mattina, mi accorgo che qualcuno ha violato il PIN di protezione e sta usando il mio telefono. Riassumo meglio: un bifolco ha trovato il mio cellulare, se l'è tenuto (al posto di consegnarlo alle autorità) e lo usa. Questo rientra nel reato di furto. Chi può essere il bifolco (che merita la legge del taglione e tante sprangate nei denti)?
IPOTESI:
  • un ragazzotto del posto, che dispone di un amico smanettone che riesce a violare il PIN della scheda.
  • uno spazzino del comune che ogni lunedì mattina passa per il parco giochi per le pulizie. Se è stato lui presupongo che sia un disgraziato a contatto con la delinquenza urbana di Trento, alla quale consegnare il mio cellulare.

Cosa ho fatto dopo.
  1. ho bloccato la scheda avvisando tempestivamente il supporto tecnico. Si dimostrano sempre molto collaborativi in questo caso, visto che dopo sei costretto a comprare una nuova scheda...
  2. ho denunciato la scomparsa e il furto del mio apparecchio alla Questura di Trento. La Polizia Postale ha immesso nei suoi elenchi il codice IMEI del mio apparecchio, in modo da monitorare il traffico e individuare il nuovo proprietario. In quest'ottica non bisogna bloccare anche il cellulare, altrimenti il ladro lo getterebbe nella spazzatura, questo è stato il consiglio degli agenti
  3. munito di denuncia ho richiesto una nuova Sim. Ricordo che è passato più di un mese prima che la Vodafone esaudisse la mia richiesta. C'erano delle problematiche legate alla caratteristica della Sim rubata: essendo una Alter-Ego e venendo trasformato in una Sim normale insorgevano dei fantomatici problemi che il confuso personale non mi ha mai spiegato bene. Il numero viene mantenuto, i messaggi e la rubrica, ovviamente, no, persi definitivamente e in completa balia del ladro.

Potevo fare qualcosa di più?
Ben poco. Certo, potevo girare e pedinare ogni sospetto che andava a spasso per strada, aspettando che tirasse fuori il suo cellulare. Dovero sperare in un improbabile colpo di fortuna.
Ero ritornato sul traffico visibile dal sito della Vodafone. Si vedevano le chiamate e, soprattutto, un numero di destinazione. Purtroppo, per la privacy, mancavano le ultime 2 cifre di questo numero, ciò rendeva impossibile una sua identificazione. Questo numero l'ho fatto notare all'Ispettore della Questura, temo però, essendo il mio un caso marginale, che non siano stati effettuati accertamenti in merito.


Fine della favola.
Il cellulare non è più saltato fuori. La Polizia Postale, dopo un periodo di ricerche, ha archiviato il caso.
Ora sono rimasto con il microfono-cuffie e l'alimentatore compatibili con il Sony Ericsson W200i, se qualcuno ne avesse bisogno basta che mi contatti, l'annuncio lo vede qui.

Quando rivedi un modello identico al tuo...
L'altro giorno, sull'autobus, una ragazza di Sopramonte aveva il cellullare uguale al mio. Non è stata l'unica volta, anzi, l'occhio se ne accorge subito di questi particolari quando sai di aver subito un furto.
A quel punto rinasce la speranza e valuti delle maniere per accertare che quel telefono non è il tuo. Se girassi con la denuncia in tasca, dove è riportato il codice IMEI  ( che lo identifica ) e sapessi che digitando *#06# salta fuori il codice IMEI dell'apparecchio, potrei convincere gentilmente la ragazza a fare quel semplice controllo.
Poi pensi che una ragazzina non può rubarmi il cellulare, violandone il sistema di protezione (forse l'ho sottovalutata). Semmai...
IPOTESI:
Il moroso di lei è il bifolco che ha rubato il cellulare. Usa il cellulare per un po' e poi lo regala alla consorte. "Ehi, ti faccio un regalo, me lo dai un bacio?"

La morale della favola.
Al prossimo cellulare che compro farò una bella (e vistosa) incisione con il taglierino, così da renderlo ben riconoscibile e personalizzato, anche in mano al ladro o al ricettatore.

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