Geronimo. Mi aspetto qualcosa di epico da questo nome, una pellicola coerente col titolo, un monumento celebrativo per i NAVY SEAL, le forze speciali della marina americana. Anche la locandina mi sembrava tosta.
Geronimo, in realtà, è il nome in codice di Osama Bin Laden, chiamato anche il camminatore. La loncadina, invece, pare la confezione di un videogioco. E infatti...
Sembra quasi un polizesco all'italiana...
Code Name: Geronimo parte discretamente con l'interrogatorio del prigioniero, che scade con la caduta di stile (o dalle nuvole) del temibile agente segreto. Nelle sequenze successive del pedinamento in auto si svela la piattezza temuta. Colonna sonora povera, in certi momenti attacca bene, ma poi si spegne senza motivo.
Poi entrano in scena le forze speciali americane e il film sembra diventare una pallida imitazione di Black Hawk Down. Solo che Code Name: Geronimo assomiglia ben di più alle fiction della tv. Mediocrità ai livelli di RIS Roma e simili. Troppe riprese fisse, alcune assurde come i primi piani degli agenti della CIA mentre urinano. Con smorfie annesse.
Navy Seal durante l'Operazione Neptune Spear |
Quando si accende l'azione si intromette la visuale in soggettiva delle telecamere montate sugli elmetti. Fa sembrare tutto un videogioco. Interessante solo l'intreccio tra le scene di addestramento e le telefonate a casa. I discorsi del comandante sono di poco spessore, pathos zero.
Gli agenti della CIA sono dei comuni mortali che si perdono discorsi da sempliciotti e litigate isteriche, i soldati delle forze speciali comprendono sia ragazzoni dai saldi valori che il don giovanni che cornifica il caposquadra. Caposquadra dalla vita sentimentale travagliata, ma è un espediente classico, l'ho usato anch'io nel romanzo...
trailer italiano:
Code Name: Geromonimo è un film-documentario, una ricostruzione dei fatti sommaria e smentita dai veri protagonisti dell'Operazione Neptune Spear. Una mezza delusione, esattamente come Act of Valor.
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