Blog parallelo

domenica 17 novembre 2013

Coltivare il rabarbaro 1: semina nel vaso

Il rabarbaro, contrazione di radice barbara, è una grossa pianta dai piccioli carnosi dal sapore amorognolo, molto gradevole. Fidandomi degli apprezzamenti altrui, visto che non l'ho mai assaggiato, provo a coltivarlo. Seminare i rabarbari a luglio magari sembra strano, ma meglio cominciare tardi che mai: il prossimo anno ricresceranno più robusti. Anno dopo anno, infatti, i gambi e le foglie aumentano di dimensioni e se avessi aspettato la prossima primavera avrei sprecato tempo utile.


11 luglio: rimediati i semi di rabarbaro su internet
Mi sono ordinato i semi di rabarbaro su ebay, arrivati poi puntualissimi dalla Gran Bretagna (esattamente come nel caso della pastinaca sativa). 150, tantissimi, se a qualcuno servono. Varietà Glaskins Perpetual, scelti per la crescita più rapida. I gambi, infatti, possono venire raccolti l'anno stesso della semina (ma solo se li avessi seminati in primavera...). Prima della semina nel vaso ho lasciato a mollo i semi per un'oretta (c'era scritto nelle istruzioni).

Luglio: germinazione dei semi di rabarbaro
Germinazione visibile dopo appena cinque giorni, dieci semi su dieci fra l'altro. Necessari caldo e irrigazione quotidiana. Terriccio morbido concimato con stallatico molto vecchio.

Entro la fine di luglio è cresciuta anche la prima foglia a forma di cuore, classica del rabarbaro. I piccioli (i gambi delle foglie) sono ancora troppo piccoli per diventare rossi.
Le piantine nei vasi patiscono l'eccessiva calura, meglio riposizionarle all'ombra quando il sole batte troppo e dare acqua tutti i giorni.


Fine agosto: è ora del travaso
Quando i vasetti cominciano a farsi troppo stretti, arriva l'ora di travasare le piante di rabarbaro in vasi più capienti. Operazione facilissima, visto che le radici saturano completamente e tengono insieme tutto il terriccio contenuto.
Nei mesi seguenti le foglie aumentano di dimensioni, i piccioli sono già rossi. Speravo che le piante si sviluppassero di più in altezza, ma temo che il vaso limiti le radici. Confido nella prossima primavera, quando trapianterò i rabarbari nella terra piena.

Ottobre: i rabarbari perdono le foglie
Con l'arrivo del freddo le foglie nuove si raggrinziscono e quelle grandi diventano rosse e gialle, prima di cadere. Non c'è da preoccuparsi, tutto regolare: sottoterra il rizoma (una radice rigonfia) sopravvive e nella prossima primavera emetterà un nuovo apparato vegetativo.
Ora i dieci rabarbari stanno a svernare su in soffitta. Non è riscaldata, ma almeno non c'è il vento che asciugherebbe il terriccio contenuto dei vasi.


COLTIVARE IL RABARBARO PARTE 2: TRAPIANTO

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