11 luglio: rimediati i semi di rabarbaro su internet
Mi sono ordinato i semi di rabarbaro su ebay, arrivati poi puntualissimi dalla Gran Bretagna (esattamente come nel caso della pastinaca sativa). 150, tantissimi, se a qualcuno servono. Varietà Glaskins Perpetual, scelti per la crescita più rapida. I gambi, infatti, possono venire raccolti l'anno stesso della semina (ma solo se li avessi seminati in primavera...). Prima della semina nel vaso ho lasciato a mollo i semi per un'oretta (c'era scritto nelle istruzioni).
Luglio: germinazione dei semi di rabarbaro
Germinazione visibile dopo appena cinque giorni, dieci semi su dieci fra l'altro. Necessari caldo e irrigazione quotidiana. Terriccio morbido concimato con stallatico molto vecchio.
Entro la fine di luglio è cresciuta anche la prima foglia a forma di cuore, classica del rabarbaro. I piccioli (i gambi delle foglie) sono ancora troppo piccoli per diventare rossi.
Le piantine nei vasi patiscono l'eccessiva calura, meglio riposizionarle all'ombra quando il sole batte troppo e dare acqua tutti i giorni.
Fine agosto: è ora del travaso
Nei mesi seguenti le foglie aumentano di dimensioni, i piccioli sono già rossi. Speravo che le piante si sviluppassero di più in altezza, ma temo che il vaso limiti le radici. Confido nella prossima primavera, quando trapianterò i rabarbari nella terra piena.
Ottobre: i rabarbari perdono le foglie
Con l'arrivo del freddo le foglie nuove si raggrinziscono e quelle grandi diventano rosse e gialle, prima di cadere. Non c'è da preoccuparsi, tutto regolare: sottoterra il rizoma (una radice rigonfia) sopravvive e nella prossima primavera emetterà un nuovo apparato vegetativo.
Ora i dieci rabarbari stanno a svernare su in soffitta. Non è riscaldata, ma almeno non c'è il vento che asciugherebbe il terriccio contenuto dei vasi.
COLTIVARE IL RABARBARO PARTE 2: TRAPIANTO
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