Blog parallelo

giovedì 1 novembre 2018

Cotognata, secondo round

Ci vuole la cotognata per far ripartire il blog. Dopo la bellezza di cinque anni (come passa il tempo), ci ho riprovato. Perché, voglio essere sincero, mi son stufato di preparare decine di vasetti di composta di frutta che poi finiscono in un cantuccio ad invecchiare. Chi li mangia più. Devo quindi diversificare il prodotto, affinché venga consumato per intero nel corso dell'anno.
Ecco quindi la mia cotognata messa sotto zucchero a velo...

Preparazione. Innanzitutto le mele cotogne non vanno sbucciate, ma solo ben pulite dalla peluria, private del torsolo e tagliate a fette. Le ho ben cotte e poi frullate in una pentola alta (esattamente come per la composta). La ricetta originale prevede tutt'altro: lasciar gocciolare i quadratini e poi passarli col passaverdure; pesare il risultato e aggiungere l'equivalente quantità di zucchero. Dal canto mio non ho aggiunto così tanto zucchero (solo due terzi del peso delle mele cotogne frullate) e ho lasciato la cotognata nella teglia a cuocere lentamente sul fuoco... a bruciare!
(NDA: la stufa ogni tanto diventa una caldaia di una locomotiva...)
Ho salvato tutto lo strato superiore, ben attento a non raschiare il fondo nerastro (il sapore per fortuna non ne ha risentito), spalmandolo con un taglia pasta sull'acciaio. Con il suddetto arnese ho tagliato a quadratini la cotognata, una volta raffredata. [continua sotto la foto]
Ho quindi riposto i quadratini di cotognata a sudare in soffitta, fresca e ventilata, e dopo qualche giorno li ho inscatolati. Come fondo un foglio di carta da forno e una spolverata di zucchero a velo, altre spolverate di zucchero ad imbiancare ogni strato.
Spero che in questo modo si conservino nei mesi a venire.

COMPOSTA DI MELE COTOGNE - LAVORAZIONE FRUTTA

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