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mercoledì 31 luglio 2019

Cronaca bruna: luglio 2019

Non è il fagiolo magico della letteratura inglese (Il cacciatore dei giganti, un bel filmetto), ma vederlo arrampicarsi è sempre uno spettacolo. Così come l'impalcatura a capanna indiana, un monumento, opera di papà. 
Di recente ho dichiarato (a una simpatica signora anziana del paese) A Baselga non piove mai quando serve! La colpa spetta alla dorsale del Gazza-Paganella, che blocca le nuvole cariche di pioggia provenienti da nord, le stesse che gonfiano le famose mele della Val di Non. Difatti qua si dice che quando piove l'acqua vien dal Bondone, che l'acqua da S. Anna è una manna, insomma, che vien da sud.
Però le rare volte che piove son nubifragi e il terreno argilloso fa presto a compattarsi, col risultato che l'acqua piovana vi scorre al di sopra, erodendo l'orto.


Zappare/sarchiare di continuo aiuta l'orto ad assorbire l'ingente acqua piovana


Gli zucchini fan tanti fiori maschili e pochi femminili, ergo poche zucchine. No problema: la frittatona di fiori è buona lo stesso. Prima o poi devo fotografarla.
La germinazione dei fagiolini bassi apre una piccola faglia nel terreno compatto. Sismologi, avete mai preso in considerazione l'eventualità che sotto la faglia di S. Andrea vi possano essere dei fagioli in procinto di germogliare? (Chi li avrà seminati lì all'alba dei tempi? Misteri di Kazzenger.)

 
I merli mi piacciono sempre di meno, dispettosi come sono: mi svuotano ogni vaso della terra contenuta, facendo inevitabilmente patire la pianta ospitata, con le radici nude al sole. I sassi in superficie non servono a niente, perciò almeno il mio caro corbezzolo l'ho corazzato con una protezione rimediata da un vaso di fiori. Sembra funzionare.


Ho abbondato con la semenza delle pastinache, ricordando le poche che eran effettivamente germinate lo scorso anno. Due bustine in due file distinte (qui a casa direi due bine distinte, ma ho scoperto che il termine bina comprende entrambe le file, in quanto abbreviazione di file binate...) e, tempo due settimane, la sorpresa: la semenza di una sola bustina ha germinato (aprendo un'altra faglia)!
Spero che le pastinache crescano in tempo, pronostico un inverno anticipato (e un'estate a dicembre).
Il rospo, prima mimetizzato tra le fragole, se va dalla vicina quando ci ho messo la mano sopra...
Arriva la fatidica ora del trapianto delle carote (con simpatico macaone che magna indisturbato...). Trapianto quest'anno più che mai necessario, visto che la semenza è germinata a macchie di leopardo.
Le melanzane danno frutto.

Come ogni anno, in inverno mi son fatto un sacco di paranoie nel potare il ribes, finendo col tagliare solo il secco. A veder gli abbondanti grappoli di frutti, nonostante il clima avverso, credo di aver fatto bene.

giugno 2019 - CRONACA BRUNA - agosto 2019

domenica 30 giugno 2019

Cronaca bruna: giugno 2019

Le cipolle vanno in fiore ed è un bruttissimo segno. Di norma vanno in fiore nel secondo anno di vita (consumando le riserve sotterranee nella fioritura), ma la primavera anticipata, la piccola glaciazione di maggio e questo torrido giugno devono averle ingannate. Per loro questa deve sembrare una seconda primavera. Si prevede un raccolto modesto.
C'è da dire anche (a discolpa del meteo) che le cipolle da piantare non sono semi, bensì bulbi già cresciuti in serra, quindi già in partenza rischiano di confondersi e proprio per questo son molto sensibili agli scherzi di stagione.



Le poche cipolle che non vanno in somenza si devono sorbire questo giugno torrido e con un solo giorno di pioggia. Estirpando le erbe infestanti si rischia di estirpare le stesse cipolle.
Contrapposto al suddetto sbattimento, falciare l'erba col fer da segar (la falce in dialetto) è un vero spasso. L'erba di per sé non mi dà fastidio, il fatto è che i caprioli ci lasciano dentro le loro zecche e che è piena di rovi striscianti che mi slacciano le scarpe, tra le altre cose. Un po' di "pulizia" non guasta.
Col senno di poi, ho fatto bene a lasciar praticamente incolta la campagna. Avevo giusto piantato aglio e cipolle, ma fan una fatica balorda in questo mese secco. Non oso immaginare che fine avrebbero fatto le piantine di pomodoro, di melanzane e di zucca violina...


È un'annata scarsa per le ciliegie (causa la piccola glaciazione di maggio), ma conservo ancora un po' di confettura di due anni fa e qualche frutto essiccato dell'anno scorso. Me li faccio bastare. Sulle omelette.
Le fragole son belle abbronzate, scarsette anche loro per via della siccità. La mia varietà preferita la chiamo rapa, perché  è grossa e soda; la punta acerba dal sapore aspro s'abbina benone con la dolcezza del frutto carnoso soprastante.
  
Persevero con le arachidi. Lo stimolo m'è tornato dopo aver tostato qualche nocciolina americana dell'anno scorso: crude non son 'sto granché (dicono che crude fan bene), ma basta una breve tostatura nel forno per far cambiare radicalmente il sapore. Come al solito ho assaggiato la semenza malridotta (quella scura a destra), quella sana (a sinistra) l'ho fatta germinare.
Sarà la volta buona che otterrò un raccolto decente?
Trapianto nell'unico giorno di pioggia di giugno, of course...

maggio 2019 - CRONACA BRUNA - luglio 2019

lunedì 5 agosto 2013

Coltivare l'anguria: fiori e primo frutto

La pianta d'anguria cresce e fiorisce
Sono comparsi tanti piccoli fiori gialli sulla pianta d'anguria. Scrivo pianta al singolare perchè, delle quattro piantine, solo una si è sviluppata subito. Le altre si sono bloccate dopo il trapianto, forse troppo traumatico, o forse per via del caldo.
Questa pianta, invece, promette bene. Ha fatto tantissimi fiori e anche qualche anguria. Meglio seguirla con attenzione...




Giugno-luglio: l'anguria nell'orto si sviluppa, le altre ferme:

In sequenza, le fasi della crescita della pianta di anguria che non ha perso tempo. Il fusto erbaceo (e rampicante) saggia il terreno circostante e poi si espande ovunque trova spazio. Le foglie si aprono grandi e pelose, con tre lobi. 
Nella secondo foto il confronto con la sorella rimasta ferma. Ho irrigato una volta al giorno e cosparso il terreno con stallatico (molto) invecchiato un paio di volte al mese.

In alto uno dei viticci che esplorano e si ancorano su qualsiasi supporto solido. In un mese la pianta d'anguria si è propagata per alcuni metri di lunghezza. I suoi fusti rampicanti si destreggiano tra bocche di leone e ortaggi vari. Bisogna stare attenti a non calpestarli. Anche la vicina sorella si è decisa e cerca di imitarla.
A Cadine, purtroppo, nonostante tutto il lavoro per costruire due capienti vasi di roccia, le piante d'anguria rischiano di seccare. L'anguria ha bisogno di tantissimo sole, ma forse qui ce n'è anche troppo (o la piantina è ancora troppo piccola per sopportarlo). Per deflettere un po' di raggi solari dalla terra scura, ho eseguito una semplice pacciamatura con erba strappata. Dovrebbe trattenere un po' di umidità.


La pianta d'anguria fiorisce:
Come nel caso della zucchina, molti dei fiori sono maschili, il cui polline, grazie all'opera degli insetti, feconda i fiori femminili. Come distinguere i due fiori? I maschi, più numerosi, hanno il fiore direttamente collegato allo stelo, le femmine invece nascondono dietro una minuscola anguria.
fiore d'anguria

Fine luglio-agosto: una piccola anguria cresce:

Ho contato tre minuscole angurie, ma una sola è riuscita a crescere. Le altre sono marcite, credo siano state morse mentre erano ancora tenere.
la piccola anguria sopravvissuta
Ora come ora ho un'anguria sola, sperando che ne crescano altre. Non viene attaccata dai volatili, ma credo che vada protetta contro eventuali grandinate. Basterà tendere sopra una retina. Altrimenti si può sempre infilare in un contenitore duro. Anni fa, al telegiornale, mostravano le angurie giapponesi sagomate a forma di cubo, con una particolare scatola, per farle occupare meno posto durante le spedizioni.
La mia anguria, però, preferisco lasciarla sferica...


Coltivare l'anguria:
semina nel vaso trapianto e fioritura fruttificazione

mercoledì 15 maggio 2013

Trapianto di mirtilli 3: gemme, fiori e concime naturale nel composter

Ora con sei piante di mirtillo
Il lavoro era iniziato con le gemme dei mirtilli sotto la neve di febbraio e prosegue con le gemme dei mirtilli sotto la neve di marzo... (notate il fiocco di neve rimasto integro)
Per fortuna i nostri esemplari di mirtillo gigante americano si sono risvegliati e dalle gemme sono usciti fiori e foglie a volontà. Ho raccolto fondi di caffè, trifogli e altri ingredienti per creare un po' di concime naturale. E infine sono arrivati i rinforzi: due nuove piantone di mirtillo. Quindi ora abbiamo tre coppie di mirtilli ben distinte: le due piante giovani trapiantate nelle buche, le due piantine stremate in convalescenza nei vasi (foto) e due grosse piante poste nell'orto.

I rinforzi: due piantone di mirtillo gigante
L'arrivo di questi due esemplari, alti quasi due metri (e pesantissimi da sollevare), ci ha colti impreparati. Il trapianto approssimativo, nella terra neutra e argillosa dell'orto, è stato parzialemente corretto con l'apporto di torba acida (sfagno comprato) e l'applicazione di pannelli divisori per separare i due tipi di terra. La pianta di mirtillo più vecchia l'abbiamo lasciata esposta al sole accanto ai fragoloni e alle due piantine nei vasi, la più rigogliosa riparata all'ombra del recinto. Teoricamente la minore esposizione al sole ritarderà la maturazione dei frutti del secondo mirtillo, in  modo di averli a disposizione freschi e maturi per un periodo più lungo.

Boccioli di fiore e foglie dalle gemme
Aprile. Con la temperatura che diventa più mite le gemme del mirtillo decidono finalmente di sbocciare. Le piante giovani nelle buche (foto sotto) sono le più rigogliose, spero che mantengano questo ritmo anche nei prossimi anni.
Le piantine di mirtillo nei vasi (foto sopra), invece, hanno una germogliazione modesta, ma i boccioli di fiori restano un buon segno: l'anno scorso non erano fiorite per niente, quest'anno sì. E poi notate le foglioline: verdi e non gialle.

Concime naturale per il mirtillo? Prepariamo un compost adatto
Terra e concime sono due cose ben distinte. La prima è la spugna dove affondano le radici della pianta, il secondo i nutrienti aggiuntivi per migliorare la resa.
Le piantine di mirtillo nei vasi hanno terra di bosco mista ad aghi d'abete, le piantone di rinforzo terra di sfagno. Le piante nelle buche un po' una e un po' l'altra. La cattiva notizia è che gli aghi di pino (e quindi anche quelli d'abete?) sono sì molto acidi, ma non acidificano significativamente il terreno. Come ho annotato nell'articolo precedente, la terra presa sotto un grosso abete deve per forza di cose essere acida, in quando l'abete è acidofilo. Si spera. Il pregio (confermato) degli aghi è quello di mantenere aerata la terra, impedendo alla stessa di comprimersi.
Terra acida a parte, bisogna pensare a concimare i mirtilli in vista della fruttificazione. Occorre un compost senza calcio (quindi niente cenere e gusci d'uova) e mi sono dotato di un secondo composter (contenitore chiuso dove il materiale organico viene digerito dai batteri e trasformato in concime naturale). 
Gli ingredienti:
  • avanzi di cibi e bevande acide: fondi di caffè (finalmente scopro un fine utile per la bevanda), l'aceto del condimento che rimane nel piatto...
  • concentrati di minerali preziosi: la buccia di banana, per esempio, contiene potassio, i trifogli ferro e così via. 
Chiudete il composter e lasciate il lavoro ai microorganismi.

Piante di  mirtillo in fiore
Maggio: dai boccioli sono usciti fiorellini bianchi, a forma di campana. Le piante di mirtillo nelle buche non hanno deluso le aspettative (le tre foto). Un tripudio di fiori, a grappoli.
La piantona giovane di rinforzo è fiorita altrettanto bene, quella vecchia ha comunque un aspetto dignitoso.

 

Mirtilli con le foglie ingiallite
Fiori anche per le piantine nel vaso. Se le foglie appena uscite dalle gemme erano di un bel colore verde, ora sono ingiallite. Si tratta di clorosi ferrica, cioè la mancata assunzione di ferro da parte del mirtillo. La causa? L'acidità non adeguata del terreno. Ho contrastato il problema con l'apporto di acqua piovana lasciata riposare con l'aceto e un paio di volte anche con il decotto di trifoglio, che è molto ricco di ferro.
Spero di non perdere i frutti.

Il compost per mirtilli è pronto?
Dopo i fiori arriva il momento di concimare. Purtroppo il compost (invecchiato un mese) non è ancora pronto: ha un aspetto e un odore rivoltanti che vi risparmio. Ne ho preso solo un po' da mettere nelle piante nel vaso, dopo averlo lasciato un po' al sole perchè asciugasse (e cuocesse la fauna che sguazzava al suo interno...). Poi l'ho ricoperto di aghi d'abete.
Le altre quattro piante hanno ricevuto un po' di concime per fragole.

Aggiornamento del 16/05/2013: il compost nei vasi è stato letteralmente divorato da qualche animaletto. Tutto quanto. Notare che solo il concime naturale ha fatto questa fine, il concime in scatola dato alle altre quattro piante è ancora lì. Ho concimato nuovamente i mirtilli nel vaso, cercando di proteggere il compost con una barriera di bastoncini...

Ora si aspettano i frutti. Luglio e agosto.

Trapiantare il mirtillo:
scavare le buche messa a dimora fiori e concime mirtilli maturi

foto scattate con una Fujifilm FinePix Z100fd e una Samsung EX1