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martedì 28 agosto 2012

Mille chilometri gloria, l'anteprima video de Il tramonto delle Tigri

Mille chilometri di gloria, il video
Mille chilometri di gloria, così posso riassumere all'osso il romanzo Il tramonto delle Tigri. I fatti, antecedenti a quelli narrati in Le lacrime del coraggio, ripercorrono le prime fasi della Guerra dei Fratelli. Il genere resta sempre la narrativa d'azione, immersa nello scenario bellico e straziata dai drammi sentimentali del protagonista.
Il video d'anteprima contiene cinque illustrazioni in chiaroscuro, montate con una bella canzone degli Onde Radio Ovest. Alla fine dello spot ho simulato un effetto accecamento smanettando un po' con la timeline di Adobe Premiere.


Mille chilometri di gloria, video del romanzo Il tramonto delle Tigri:
illustrazioni disegnate con Corel Painter 9 e una tavoletta Wacom Volito 2


Quirinale in fiamme, senza istigazioni
La prima illustrazione che appare nel video dura circa tre secondi. Pochi forse per intuire che il palazzo che brucia è proprio il Quirinale.
Mi pare scontato ma doveroso precisare che questa al massimo è solo una mossa pubbilcitaria. Il tramonto delle Tigri sarà un romanzo d'avventura, ma anche di fantasia (d'altronde non ci troviamo nel blog Le avventure della mia fantasia per niente...).

Le illustrazioni tratte da Il tramonto delle Tigri sul mio sito di disegni in chiaroscuro

Elicotteri AB 212 in volo tattico per il sito web
Come sfondo del sito ho scelto uno scatto di alcuni anni fa. Due elicotteri dell'Esercito AB 212 sfrecciavano sopra Terlago, davanti alla parete della Paganella. Un'immensa nuvola bianca, molto scenografica, completava il quadro. 
Posso dire con certezza che siano AB 212 (e non i simili AB 412) perchè i primi sono bipala (e i secondi quadripala da qui il 4 nella sigla). Si inseguivano ad alta velocita, compiendo manovre evasive. Mi sembrava di rivedere il volo tattico dei film della guerra del Vietnam.


Colonna sonora: Padre Nostro degli Onde Radio Ovest
Le illustrazioni sono accompagnate dalla canzone Padre Nostro degli ORO (Onde Radio Ovest). Il ritornello finale viene eseguito con grande potenza vocale, oltre a esserci un bel testo (composto da Enrico Ruggeri) attinente con la trama del romanzo Il tramonto delle Tigri.


Vedi anche:
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mercoledì 26 ottobre 2011

Tricolori sul Doss Trento, il mausoleo di Cesare Battisti e degli Alpini

tricolore - Cesare BattistiSul Doss Trento, quando cala la sera, risplende il tricolore. I colori della bandiera italiana vengono proiettati sulle colonne del mausoleo di Cesare Battisti, grazie a potenti fari rotanti. Lo spettacolo, dedicato alla celebrazione dei 150 anni di unità nazionale, durerà fino a sabato 29 ottobre. Così avevo letto su un articolo di giornale online. Oggi, 4 novembre, anniversario dell'annessione delle regioni irredente all'Italia, le luci sono ancora accese.
A fianco e sotto alcune foto scattate durante la sera (la prima è un fermo immagine di un video). Il mausoleo di Cesare Battisti, innalzato in cima al Doss Trento, rivolto verso nord e illuminato dalle luci tricolore, risalta come un lampeggiante, impossibile non farci caso.

Doss Trento - Verruca

luci doss trentotrento unità Italia

tricolore battisti trentotricolore mausoleo battisti

Quattro foto, stavolta di giorno, al luogo di sepoltura dell'irredentista e alpino Cesare Battisti, fucilato dagli austriaci in piena Grande Guerra.
tomba Cesare Battistimausoleo Cesare Battisti
monumento cesare battisticorona filo spinato

Poi un particolare del dipinto presente nel museo degli Alpini, a poca distanza dal mausoleo di Battisti. Ora non ricordo bene se raffigurava una delle cerimonie per il Milite Ignoto o proprio il funerale di Cesare Battisti. A destra, una parte del monumento nascosto nella galleria degli Alpini, che si incontra salendo (o scendendo) dal Doss Trento.
museo alpini trentogalleria alpini trento

Il Doss Trento è accessibile dal Piazzale Divisioni Alpine, con le caratteristiche cinque aquile di pietra, proprio sotto la scritta PER GLI ALPINI NON ESISTE L'IMPOSSIBILE, intagliata nella parete rocciosa:


C'era un altro tricolore prima...
Diversi mesi fa, ben prima dello spettacolo di luci, la sezione degli Alpini di Piedicastello aveva affisso un'enorme tricolore (45 metri quadri) sulla parete del Doss Trento, nell'anfratto naturale dove, a Natale, viene posto il tradizionale presepe. Tuttavia...
Rubato il Tricolore degli Alpini, così si è sparsa la notizia della sparizione dell'imponente bandiera, letteralmente rimossa e trafugata da ignoti. Numerose le ipotesi sul movente, tra cui sentimenti filoaustriaci. Esclusa la bravata di un bontempone.

Ad ogni modo, grazie alle luci tricolore, il Doss Trento e tutto ciò che rappresenta hanno avuto la loro rivincita. 
NB: Il titolo del post nasconde un riferimento a Flags of Our Fathers, celebre film bellico di Clint Eastwood.

Vedi anche: 
Patria Donna
foto scattate con una Fujifilm FinePix Z100fd e una Samsung Q10

sabato 12 marzo 2011

[disegno] Patria Donna, il tricolore risorgimentale per la festa dell'Unità

Nuovo disegno in chiaroscuro e colori, in vista delle celebrazioni per l'anniversario dei 150 anni di Unità nazionale. Questa Italia moderna dovrebbe respirare un po' di aria di Risorgimento, tutti i giorni.


Patria Donna, di Andrea Baldessari.
patria donna tricolore
tavoletta grafica Wacom Volito 2, Corel Painter IX, matita coprente
stampa 20 per 30 cm

Scena abbastanza drammatica: sotto gli occhi di una Patria afflitta, in molti perdono la vita. La devozione nel tricolore, però, non li abbandona mai.
La somiglianza con la celebre opera qui a sinistra, La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, sui moti rivoluzionari francesi, è palese, anche se non voluta. L'atmosfera generale resta completamente differente, così come l'inquadratura.
Colori molto pesanti sulla bandiera, l'alternativa era una velatura, come un acquerello. Sarebbe sicuramente stata più facile da realizzare.

Il messaggio originale.
Volevo pubblicare il disegno per la festa della donna, l'8 marzo, ma non ci sono riuscito. Il motto originale suonava più o meno così:  un tempo la Patria doveva apparire come una gran bella signora, se così tanti rischiavano tutto per lei.
Altrimenti si può interpretare in termini di madrepatria e di figli che cadono per questa.


I soldati.
All'inizio puntavo a disegnarne uno per reparto, chessò, un bersagliere, un fante, un garibaldino, un carabiniere. Alla fine ho notato che sia i garibaldini, sia alcuni delle truppe regie si assomigliavano. In un bianco e nero, poi, tutto si sarebbe amalgamato. Ad ogni modo i tratti salienti li identificano come i Mille di Garibaldi.
I toni di grigio, molto uniformi, li fanno assomigliare a statue quasi.



Il disegno compare anche sul mio sito personale, nella sezione dei quadri e banner.

Vedi anche:
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