Il sistema, molto affidabile a detta degli esperti, si pratica con il rovo di mora, ma anche per i lamponi e il prugnolo selvatico.
Ho provato con tutte e tre le piante verso la fine di agosto, il periodo indicato per il rovo.
Propaggine apicale con il rovo di mora
Il primo passo è scegliere il ramo di rovo giusto, con questi criteri:
- che sia verde
- della lunghezza giusta
- flessibile
- senza frutti/fiori
- che sia di mora
Portandoci dietro tutto l'occorrente (legherò la punta del ramoscello con uno spago, ma si possono usare anche dei pratici gancetti di ferro), si può iniziare l'operazione:
Lego il ramoscello di rovo con lo spago, che passa per i buchi del vaso (prima foto in alto), poi riempio quest'ultimo di terriccio. In alcuni casi ho fissato il vaso a un arbusto, visto che il ramoscello non era abbastanza lungo da raggiungere il terreno.
In totale ho fatto sette esperimenti di capogatto di rovo, visto che li lascio dove capita ed è meglio andare a tentativi, sperando che nessuno porti via i vasetti.
Propaggine apicale con i lamponi
Nel caso dei lamponi il sistema di propagazione migliore sarebbe trapiantare i polloni (piantine giovani che crescono intorno alla pianta madre) in primavera. Però ho provato il sistema comunque, avendo le piante comode a casa.
I passaggi sono gli stessi: si sceglie un ramoscello, lo si fissa in fondo al vaso e poi lo si interra. Stavolta non ci sono le spine...
Propaggine apicale con il prugnolo selvatico:
Con il prugnolo selvatico ho eseguito una sola propaggine apicale, avendo già praticato alla stessa pianta una propaggine, o margotta, tradizionale.
Sotto il vaso ho costruito le fondamenta, per non lasciarlo penzoloni come le propaggini di mora. A sinistra ho posto anche un rametto a tridente a protezione. Infine il vaso è stato opportunamente mimetizzato, trovandosi sui bordi di una strada e di una zona campestre frequentata.
Propaggine apicale:
interrare i rametti | radicazione e cloni |
foto scattate con una Fujifilm FinePix Z100fd e una Samsung EX1
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