
A proposito di talee, quelle fatte l'anno scorso si sviluppano bene. Non posso dire altrettanto dei melograni seminati, che restano nani sia nel portamento che nelle foglie...

Nota: la terra del campo è talmente argillosa che, nonostante lo scavo dell'anno prima, è ritornata durissima. Non mi resta che confidare nell'opera delle radici dei melograni e degli organismi del sottosuolo. Col senno di poi potevo aggiungere un po' di ramaglie sminuzzate e foglie secche per mantenerla un attimo più morbida e drenata.

Per prevenire ulteriori abbuffate dei caprioli, ho acquistato metri su metri di rete di plastica. Il commesso cercava di vendermene una più pesante e metallica, specifica per i caprioli. Ma io non voglio mica una protezione pesante e fissa, come farei a togliere l'erba alla base e a rimuovere i polloni?
Non do alcun trattamento.
Sui miei melograni non voglio anticrittogamici o altre diavolerie dei contadini-chimici moderni. Le coccinelle e il pieno sole assolvono più che bene allo scopo, facendo rispettivamente piazza pulita di tutti gli afidi e stroncando l'insorgere di eventuali muffe.
A ottobre tiro le somme.
I melograni che hanno attecchito non patiscono i due mesi di siccità. Mi hanno risparmiato un bel via vai con le taniche d'acqua, almeno loro!
Nessuna fioritura, al contrario dell'anno scorso.
Delle dodici piante nel campo, metà è ben messa, l'altra metà prevedo di rimpiazzarla con talee e polloni. Con calma, soprattutto.
PARTE 2 - COLTIVARE IL MELOGRANO - PARTE 4
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Coccinella vigilante sul melograno |
A ottobre tiro le somme.
I melograni che hanno attecchito non patiscono i due mesi di siccità. Mi hanno risparmiato un bel via vai con le taniche d'acqua, almeno loro!
Nessuna fioritura, al contrario dell'anno scorso.
Delle dodici piante nel campo, metà è ben messa, l'altra metà prevedo di rimpiazzarla con talee e polloni. Con calma, soprattutto.
PARTE 2 - COLTIVARE IL MELOGRANO - PARTE 4
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