Blog parallelo

giovedì 15 ottobre 2015

Coltivare il melograno 3: secondo anno

Da cespuglio ad albero. Le tre piante di melograno acquistate in fiera hanno attecchito, quindi a marzo posso procedere alla rimozione dei polloni, in modo da tenere un singolo fusto (la forma ad albero è la più indicata per la produzione di melagrane). Provo a interrare le talee ottenute, non si sa mai che radichino!
A proposito di talee, quelle fatte l'anno scorso si sviluppano bene. Non posso dire altrettanto dei melograni seminati, che restano nani sia nel portamento che nelle foglie...



Melograni di riserva. Rimpiazzo quindi i melograni seminati, deboli e per giunta tosati da un simpaticissimo capriolo di passaggio, con altre piantine che avevo tenuto da parte. Diventa fondamentale tenere dei melograni di riserva, almeno finché tutte le piante non saranno ben cresciute (e ci vorranno anni perché questo accada).
Nota: la terra del campo è talmente argillosa che, nonostante lo scavo dell'anno prima, è ritornata durissima. Non mi resta che confidare nell'opera delle radici dei melograni e degli organismi del sottosuolo. Col senno di poi potevo aggiungere un po' di ramaglie sminuzzate e foglie secche per mantenerla un attimo più morbida e drenata.


Rete marrone mimetica. A maggio i melograni vegetano e crescono in altezza.
Per prevenire ulteriori abbuffate dei caprioli, ho acquistato metri su metri di rete di plastica. Il commesso cercava di vendermene una più pesante e metallica, specifica per i caprioli. Ma io non voglio mica una protezione pesante e fissa, come farei a togliere l'erba alla base e a rimuovere i polloni?
Non do alcun trattamento.
Sui miei melograni non voglio anticrittogamici o altre diavolerie dei contadini-chimici moderni. Le coccinelle e il pieno sole assolvono più che bene allo scopo, facendo rispettivamente piazza pulita di tutti gli afidi e stroncando l'insorgere di eventuali muffe.
Coccinella vigilante sul melograno


A ottobre tiro le somme. 
I melograni che hanno attecchito non patiscono i due mesi di siccità. Mi hanno risparmiato un bel via vai con le taniche d'acqua, almeno loro!
Nessuna fioritura, al contrario dell'anno scorso.
Delle dodici piante nel campo, metà è ben messa, l'altra metà prevedo di rimpiazzarla con talee e polloni. Con calma, soprattutto.







PARTE 2 - COLTIVARE IL MELOGRANO - PARTE 4


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