Blog parallelo

mercoledì 26 novembre 2014

Frutti di bosco 2: mirtillo nero, nespole, lampone selvatico e sambuco

Secondo appuntamento con i frutti selvatici raccolti nel bosco e insieme anche qualche fiore commestibile: mirtillo nero, lampone selvatico, nespola, fiori e bacche di sambuco e fiori d'acacia (o di robinia).

L'autentico mirtillo nero europeo
Agosto: inoltrandomi nel bosco, sopra i 1000 metri di quota, mi trovo davanti distese di quella che sembra erba dalle foglioline verdi. In realtà guardo meglio e noto piccoli e inconfondibili frutti blu: i mirtilli neri europei.

Raccoglierli è un'impresa non da poco, sparsi qua e là come sono, e non tutti sono maturi per giunta. Mi fermo dopo aver riempito una piccola vaschetta, con le dita ormai tinte di succo. Insieme qualche fragolina di bosco e qualche mora. Li mangio la sera stessa (non si conservano).

attenzione a non confondere il mirtillo nero con il mirtillo gigante che trovate al supermercato...

Lampone selvatico. Alla stessa quota dei mirtilli trovo anche il lampone selvatico. Le piante più spinose di quelle coltivate, il frutto con dimensioni più modeste e i semi contenuti più grossi, che si fanno sentire tra i denti.



Nespole selvatiche. Le nespole non sono propriamente frutti di bosco, meglio definire il nespolo come albero rustico che cresce spontaneo. Ne ho trovati un paio lungo i bordi dei prati.
Il nespolo comune non va confuso con il nespolo del Giappone.
Le nespole non le consumo appena raccolte (autunno inoltrato), tirano la bocca, ma procedo con l'ammezzimento. In pratica le lascio maturare per una seconda volta, al caldo, finché non assumono un colorito marrone e la polpa non diventa molle. L'ideale sarebbe tenerle ben distanziate e su un letto di paglia (nella foto a sinistra c'è anche qualche frutto del sorbo, lasciato ad ammezzire insieme).
Di lato una foto della nespola aperta, pronta da mangiare. Sembra di guardare una mela fin troppo matura e ci sono quattro grossi semi. Questi sono i motivi per cui pochi oggi mangiano le nespole. Tuttavia il sapore è delizioso, simile alla mela o al melo cotogno zuccherato. Vista la polpa molle direi proprio confettura di cotogno.


Le ciliegie selvatiche si possono mangiare? Solo quelle più scure, quasi nere, ancora sui rami. Il ciliegio selvatico è un albero molto comune, in primavera lo si nota per i numerosi e piccoli fiori bianchi e in estate per le minuscole ciliegie.
Ne ho assaggiate diverse e purtroppo hanno un sapore amarognolo, non gradevole. Tutto buccia e nocciolo. Devo dire, però, che questo amaro è proprio l'amaro che si percepisce leggermente nelle ciliegie di qualità.
Ciliegie solo da assaggiare, ripeto, occhio che a non esagerare che amaro in questo caso significa velenoso.

Fiori d'acacia. Nel mese di maggio sbocciano i
fiori d'acacia. Il nome corretto è robinia e, trattandosi di un albero stradale, lo si trova facilmente accanto alle strade.
Ho raccolto i fiori solo dagli alberi che crescono lungo i bordi dei campi. A me piace mangiarli freschi, li considero dei popcorn quasi. Il sapore ricorda quello dei piselli crudi, visto che la robinia è una leguminosa.

Il meglio di sé, tuttavia, i grappoli di fiori lo danno una volta cotti, qui la ricetta per le frittelle.

Fiori e bacche di sambuco
In maggio sbocciano i fiori di sambuco, rinomati per l'omonimo sciroppo.
Più in là, in agosto, maturano le bacche, da cuocere per la confettura.
Attenzione che, eccetto i fiori e la polpa dei frutti, tutto il resto della pianta del sambuco è velenoso.

frutti di bosco, prima parte: more, fragoline selvatiche, corniole, prugnole e bacche di biancospino

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