Come tinta ho scelto il TEAK, perchè assomigliava molto al colore originale. C'è da dire che l'ho pagato un sacco... 23 euro per 750 ml (nemmeno un litro!)!! Ho sbagliato a comprarlo al belle arti, magari su internet costa meno.
La questione sorge spontanea: meglio l'impregnante o la vernice? O tutti e due?
Sicuramente è meglio l'impregnante, e sicuramente sarebbe ottimo impregnare prima il legno e poi verniciarlo, per avere anche una resa estetica migliore. Tuttavia, se volessimo re-impregnare il legno dovremmo sverniciare di nuovo la finestra... meglio di no!!!!
Ricordiamoci che l'impregnante va mescolato bene, a lungo. Sul fondo, infatti, è depositato il colore, denso, dobbiamo amalgamarlo completamente con il solvente soprastante.
L'impregnante va dato solo a una certa temperatura, fresca preferibilmente. Nel mio caso, visto che è ancora estate, ho aspettato la sera, in modo che durante la notte ci sia tutto il tempo per impregnare bene il legno prima di seccare.
Cominciamo a impregnare il legno grezzo con il pennello:
Il pennello va tenuto sempre a "testa in giù", altrimenti l'impregnante, che è molto liquido, vi finirà tutto sulle mani.
Ho terminato con la prima mano. Queste foto sono state scattate a 12 ore di distanza.
Come vedete l'impregnante non copre gli eventuali sbagli fatti durante la sverniciatura. Difatti l'impregnante serve soprattutto a rinforzare il legno, piuttosto che renderlo bello da vedere (ma sempre a rischio).
Tuttavia credo che il risultato sia decisamente migliore a com'era la finestra prima, no? Oltrettutto ora la manutenzione è semplicissima.
Si dà la seconda mano con l'impregnate, ovviamente dopo aver spolverato per bene.
Collegamenti a tema:
finestre da restaurare | asportare la vernice | rifinire il lavoro | dare l'impregnante |
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