La produzione è sudamericana come quella del bellissimo film brasiliano Tropa de Elite.
La regia è di Tristán Bauer, il quale si ispira al libro di un veterano della guerra, che racconta la propria esperienza.
Mi è capitato di vederlo l'altro giorno, mentre guardavo questo breve ma intenso documentario sulla Guerra delle Falklands (cliccate col destro sull'immagine e scegliete apri in una nuova scheda). Tale spezzone è tratto dalla pellicola This is England e la canzone in sottofondo è Fuori dal Mondo, di Ludovico Einaudi, uno dei suoi pezzi migliori, credo.
Ho visto il trailer del film Blessed by Fire nei video suggeriti da Youtube.
Eccolo qui, visualizzabile su Youtube.
(cliccate col destro sull'immagine e scegliete apri in una nuova scheda)
Il film racconta le vicende di due soldati, uno dei quali, a distanza di venti anni dal conflitto, tenta il suicidio. Il secondo soldato, diventato giornalista, ricorda al capezzale del commilitone quei giorni tragici.
Il freddo non esiste, la fame non esiste! Esiste solo Dio e la Patria! Viva la Patria!
Così vengono arringati i soldati, che, ben prima dell'arrivo delle truppe britanniche, hanno a che fare con il dramma dei congelamentie della fame. Vivono immersi nella fanghiglia, con i superiori che li incitano a fortificare le isole appena occupate, non preoccupandosi, però, di richiedere rifornimenti per le truppe che vanno stremandosi.
Si tenta di procurarsi il cibo cacciando le pecore degli isolani, mentre l'attesa del contatto con i soldati britannici diventa sfibrante per gli animi, già logorati, dei difensori.
Il budget, ovviamente, è limitato rispetto ad altri film bellici, come Assembly. La scena di combattimento più dispiendosa è girata di notte per enfatizzare la confusione di eventi realemente accaduti (cioè la battaglia di Goose Green).
Durante il giorno, invece, l'atmosfera ricorda le pellicole della Seconda Guerra Mondiale.
Le scene dei combattimenti sono sostanzialmente ben fatte. Così come la "vita da caserma", che aiuta a stemperare.
Il film si evolve con un alternarsi di scene differenti: il ricovero ospedaliero di uno dei protagonisti, la loro vita passata, durante il conflitto e alcune immagini di repertorio, storiche, dei telegiornali.
Per concludere si tratta sì di un film bellico, ma dai tratti molto umani. Si risaltano gli orrori della guerra, i lamenti dei caduti, le loro ferite fisiche e nell'animo. La depressione e lo stress, invece, si accanniscono su chi è sopravvissuto.
La pellicola si schiera con i soldati semplici e il loro valore, discostandosi fortemente dal sadismo degli ufficiali. Quindi, la dedica si riferisce fortemente ai reduci. Per loro, citando i titoli di coda, le isole Malvine appartengono all'Argentina.
Ho trovato il film abbastanza godibile, merita di essere guardato.
Il film si trova per intero su Youtube, in lingua argentina-spagnola ma sottotitolato in inglese. Ecco tutti i collegamenti.
(cliccate col destro sull'immagine e scegliete apri in una nuova scheda)
- PRIMA PARTE
- SECONDA PARTE
- TERZA PARTE
- QUARTA PARTE
- QUINTA PARTE
- SESTA PARTE
- SETTIMA PARTE
- OTTAVA PARTE
- NONA PARTE
- DECIMA PARTE
Buona visione!
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