La situazione in ogni caso non è nera quanto sembra: il noce di casa e quelli vicini producono così tanto che buona parte delle noci raccolte sono mangiabili. Basta intervenire per tempo.
Bottiglie penzolanti. Dopo aver tentato l'anno scorso con una generica trappola per mosche, per questa estate mi ero messo da parte (nel congelatore) dei malli verdi, da usar da esca al posto del pesce marcio. Tuttavia si sono anneriti così velocemente che nessuna mosca parassita ci è cascata. Stavolta dentro non c'era nemmeno l'ammoniaca diluita, visto che non volevo coprire il pofumo del mallo. Un fiasco totale.
Diventa essenziale raccogliere le noci subito. Intervenire prima che all'interno i gherigli facciano la muffa e/o vengano divorati dalle larve. Le noci esternamente sane, dal guscio intatto, le ho ripulite dal mallo marcio con l'ausilio di un coltello, le ho sciacquate con un'energica centrifuga (foto) e infine le ho messe al sole. Le noci dal guscio compromesso le ho direttamente spaccate per darle in pasto alle galline.
Una cavalletta fa la guardia alle noci che asciugano al sole |
L'annata delle nocciole. Raccolto decisimente abbondante per quest'altra varietà di frutta secca, a compensare l'ormai annoso problema delle noci nere.
C'è da dire che tante cascano dai rami ancora acerbe, dal guscio con la punta verde. Buone sono buone, ma io preferisco le nocciole ben mature, di un bel marrone rossiccio. Se ne vedono un paio tra quei due mattacchioni dei conigli che sperano sempre che gliene offra qualcuna. Ahimè, da quando mi hanno fatto notare che i conigli non devono mangiare noci o nocciole, non posso soddisfare l'appetito dei due suddetti roditori.
Nessun commento:
Posta un commento