Noci col mallo nero
Non sono anni felici per chi coltiva e raccoglie le noci. Il
mallo, ossia la polpa non commestibile del frutto, diventa nero e marcisce, esponendo all'umidità e ai parassiti il guscio ed il
gheriglio, che nell'insirme costituiscono il seme.
La colpa è da attribuire alla mosca della noce. Sono le sue larve, infatti, a cibarsi del mallo. Vediamo se riusciamo a salvare fuori qualcosa.
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una noce col mallo guasto ma rosicchiata: dentro il gheriglio è (era) buono |
Dietro (e dentro) le noci guaste dal mallo nero c'è la mosca della noce:
Asportando il mallo nero saltano all'occhio dele piccole larve di mosca. Alcune bianche, che si muovono, altre chiuse in una sorta di
bozzolo rossastro. Sono loro a mangiare il mallo e a causarne la putrefazione. La mosca della noce è stata segnalata per la prima volta sul suolo italiano proprio a Trento, alcuni anni fa. Quindi siamo proprio in mezzo al focolaio.
Questo parassita depone le uova sulle piccole noci acerbe, ancora tenere. Le larve scavano nel mallo per alcuni mesi, cadendo infine a terra insieme. Svernano nel terreno e, quando torna il caldo, le mosche sono pronte e ripetere il ciclo distruttivo. Esistono dei trattamenti per contenere l'infestazione delle mosche della noce, ma andrebbe esteso a tutte le piante della zona.
Raccogliamo le noci lo stesso. Asportiamo il mallo nero:
L'asportazione del mallo è la prima fase della pulizia delle noci. L'operazione è facile e pulita (quasi) con le noci sane, dal mallo duro e verde. Con il mallo marcio e nero, invece, ci si sporca un po' e bisogna aiutarsi con una lama o qualcosa di duro.
Mano a mano che si procede con la pulizia, ci si rende conto che la raccolta delle noci diventa una mera
raccolta differenziata. I gusci, infatti, rimasti senza protezione, sono forati e umidità e parassiti hanno fatto disastri all'interno (complice anche la pioggia dei giorni scorsi). I malli restano, ad ogni mdo, ottimi per concimare l'orto, quindi finiscono nel
composter.
Importante: per salvare il salvabile le noci vanno asciugate al sole il
più presto possibile, per evitare o rallentare l'insorgere di muffe
interne.
Apriamo le noci: bagnate, ammuffite e anche sane per fortuna:
La maggior parte dei gherigli delle noci non sono in buone condizioni: bagnati da goccioline d'acqua, vengono presto attaccati dalla muffa (a destra allo stadio inziale, ho evitato di fotografare certe cose). I gherigli in condizioni accettabili, unti e calorici come sono, credo che possano andare bene per le galline per superare meglio il freddo invernale
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Un gheriglio di noce sano |
Una piccola quantità di gherigli, per fortuna, è rimasta sana. Diciamo una noce ogni dieci. Quelli dorati e secchi li riconosciamo facilmente, quelli neri invece bisogna aprirli per accertarsi che il gheriglio sia bianco e non guasto.
Col senno di poi, bisognava spaccare le noci appena cadevano a terra: un sacco di gherigli non sarebbero ammuffiti.
noci col mallo nero 2014: provo la trappola per mosche