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martedì 1 febbraio 2011

[approfondire] Iscriversi per difendersi dal telemarketing selvaggio

Stanchi delle pubblicità telefoniche?

Il telemarketing rincara la dose. 
Vi chiamano al telefono ogni santo giorno per della pubblicità molesta? Ho una pessima notizia da darvi: da oggi, 1 Febbraio, scatterà quello che gli esperti hanno definito telemarketing selvaggio. Le associazioni consumatori lamentano una grave evoluzione del problema. I rapporti si sono invertiti, in maniera molto assurda. Se prima venivate contattati solo previo vostro consenso (ma quando mai? quando lo abbiamo dato il nostro consenso?) ora sarà l'inverso: sarete voi a dovervi attivare e dichiarare che non volete più ricevere telefonate da scocciatori. 


Ebbene, come si fa?
Siamo costretti a iscriversi nel Registro delle Opposizioni per negare alle aziende moleste di rovinarci la giornata a ora pasti. La pagina per l'iscrizione è questa. Avete diverse modalità di iscrizione: via telefono, via internet e via raccomandata.
Ho scelto l'opzione informatica, molto semplice e gratuita (anche la telefonata lo è, essendo un numero verde). Dovrete inserire i dati dell'intestatario del numero di telefono, inviarli e il gioco è fatto. Purtroppo, oggi, il sito pare sovraccarico. Consiglierei di provare a ora tarda o nei prossimo giorni. Altrimenti ci si può rivolgere a associazioni di consumatori più piccole, territoriali, che vi aiuteranno.


Ricevo già pubblicità telefonica molesta. La situazione migliorerà con l'iscrizione?
Assolutamente no. Se vi chiamavano già nel passato, senza il vostro consenso, non vedo perchè devono smetterla proprio adesso. Dovete considerare, però, che la situazione non peggiorerà ulteriormente con l'iscrizione. Meglio di niente, no?
Contate poi, che l'inserimento nel registro di milioni di abbonati richiederà un lasso di tempo enorme. Anni di attesa, e, probabilmente, di pubblicità molesta.



venerdì 28 gennaio 2011

[polemica] Ma i quiz televisivi pagano veramente le vincite?

[ QUESTO ARTICOLO HA ATTIRATO UN TROLL (= maleducato che va giù pesante con le parole appoggiando la tesi contraria), devo quindi supporre che l'argomento è scomodo, ho un motivo in più per approfondirlo appena ce ne sarà l'occasione. ]

Sarà tutto vero?
Ma, dico, secondo voi quelle cifre astronomiche che vedete sullo schermo sono vere? Possibile che una persona qualunque si porta a casa, in una sola serata, lo stipendio di qualche anno di lavoro? Oltre a un'oretta di notorietà, ovviamente.
Eppure anche i telegiornali riportano queste vittorie, quindi, sembra un fatto veritiero.
(spero sappiate bene quanto me che un telegiornale riporta solo quello che importa ai dirigenti e che i veri giornalsti sono ormai passati in secondo piano da un bel pezzo)

I costi e i profitti del quiz televisivo...
Se il programma premia con denaro a destra e a manca allora prima ne deve anche incassare. Le entrate devono essere superiori alle uscite, giusto? Pensate al SuperEnalotto. Se il montepremi è di 100 milioni di euro state tranquilli che le entrate complessive (i ricavi dalle schedine vendute) ammonteranno almeno al triplo.
Ma allora, come se li permettono tutti questi soldi? Chi paga? Credete che gli sponsor abbiano le tasche così bucate? Ricordatevi che le spese devono mantenere il presentatore, tutti gli operatori, tutti i tecnici, tutte le apparecchiature. Il trucco e parrucco? L'affitto? Le bollette e i servizi? La scenografia l'hanno messa in piedi gratuitamente?
Credete che resti un po' di denaro anche per le vincite?
Con le telefonate da casa, per caso?
In genere costano 1 euro, (a volte di più). Mettiamo che ogni sera chiamino in 5000 speranzosi. Sarebbero 5000 euro di entrate per arrotondare quelle degli sponsor. Non credo ancora che bastino. E ricordate che a quei 5000 hanno promesso una vincita di qualche migliaio di euro... quindi anche questi ricavi andranno in fumo.


Ricordatevi che una trasmissione punta sempre al guadagno...
Nella filosofia del capitalismo non si restituisce mai tutto quello che si incassa. Il profitto deve arrivare, e restare soprattutto, nelle mani di pochi. Quindi: i produttori cercano di fare cassa trattenendo gran parte delle entrate e cedendone una frazione col contagocce, secondo strategie mirate per spettacolizzare e ottimizzare gli ascolti.


Ma... il canone Rai?
Non finirà nelle tasche di questi vincitori sconosciuti, vero? Uno si aspetta che questi soldi pubblici finanzino servizi d'informazione seri, equilibrati, utili soprattutto. Invece si sa che la tv di Stato ha evideti lacune, un canale che lecca i piedi al governo in carica e gli altri due ciascuno nelle mani di un polo politico.
Perchè la Rai è l'unico ente autorizzato a pagare premi in denaro. Mediaset e tutte le altre TV private devono invece pagare in gettoni d'oro, altrimenti andrebbero incontro alle norme che vietano il gioco d'azzardo.


Il travagliato percorso dei gettoni d'oro di Mediaset...

Le vincite di questa rete vengono elargite in due maniere: premi o in gettoni d’oro, mai in contanti. I gettoni d’oro vengono consegnati dopo circa 6 mesi e il valore della cifra non è al netto, perchè soggetto a tassazione: sia la Rai che Mediaset operano una trattenuta del 20% sull’importo del premio.
Ci sono, inoltre, le spese di conio e quelle per il trasporto e la consegna. I gettoni d’oro non si possono cambiare in banca, ma vanno necessariamente venduti ad oreficerie o ad operatori specializzati, i quali naturalmente contratteranno per prezzi inferiori a quelli di quotazione dell’oro, oltre a decurtare ulteriori spese per l’affinazione, l’analisi e la fusione.
L'effettiva vincita, quindi, scende al 70% di quella sbandierata in tv.



I meccanismi della tv.
Le trasmissioni televisive giocano su tempi strettissimi e variabili. Fanno iniziare un programma qualche minuto prima rispetto ai concorrenti, in modo da attirare chi fa zapping. Se prima il quiz televisivo sborsa palate di denaro, dopo arriva subito il telegiornale che parla di crisi e di disastri. Questa alternanza di desideri realizzati e di tragedie diventa la quotidinianità di chi assiste passivo alla televisione.
Telgiornali, quiz e apazio per gli spot pubblicitari sono una sinergia che lavora, che fa profitto, a discapito della verità. Si sfrutta il mito del denaro, il sogno americano di emergere dal nulla. Il presentatore ha la classica faccia bonaria, ogni concorrente ha la sua storia di vita raccontare... badate che ogni concorrente è un rappresentante di una certa regione o lavoro.




Secondo me...
I premi di entità modesta o moderata possono essere anche veri, con le clausole e le tasse sopraindicate. Nessuno si lamenta, visto che i premi vengono consegnati col passare del tempo, magari anche a rate, chi lo sa? Se qualcuno parla non riceverebbe più il denaro, ecco perchè non esistono denunce.
Le vincite più grosse sono una colossale messa in scena. Ripeto: la trasmissione non può permettersi una perdita immediata di un milione di euro. Il perfetto sconosciuto che vince, recita.

martedì 16 novembre 2010

[società] La pubblicità al telefono è legale? Ancora per poco...



AGGIORNAMENTO DEL 01/02/2011: NON VI SIETE ANCORA ISCRITTI AL REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI? FATELO SUBITO!

Ricevo almeno una telefonata pubblicitaria al giorno. Dai tappeti, a servizi internet o di telefonia, al nuovo ristorante cinese. Ovviamente si tratta di una consuetudine che definirei irritante. Zero educazione da parte degli operatori. Orari che variano dalla prima mattina, al pranzo, alla pomeriggio inoltrato, quasi sera. 
Non basta l'onnipresente pubblicità televisiva? I cartelloni per strada? Quelli più piccoli sull'autobus?

  • capire il fenomeno: il telemarketing
  • quando ti capita l'operatrice sbagliata...
  • la pubblicità automatica
  • la presunta soluzione al problema
  • come sono entrati in possesso del mio numero?
  • la pubblicità telefonica è legale?
  • la reazione dell'Associazione Consumatori

Capire il femomeno.
Alla base del fenomeno c'è il cosìdetto telemarketing.
Tale attività consiste nel contatto telefonico diretto, svolto mediante operatori commerciali, fra le aziende e la potenziale clientela. La finalità di questo contatto è in ogni caso di tipo commerciale, e consiste nella vendita telefonica di beni oppure, più spesso, nella pubblicizzazione commerciale delle attività e dei prodotti aziendali. In alcuni casi la telefonata si conclude con esito positivo, con l'individuazione di un appuntamento di vendita presso il domicilio del cliente o presso gli uffici commerciali dell'azienda. In tutti gli atri casi (molti di più) la faccenda si risolve schiacciando la cornetta sul telefono e con tanto nervosismo.


Quando ti capita l'operatrice sbagliata...
Che non capisce che quando metti giù è perchè non vuoi ascoltare il suo messaggio promozionale, non perchè cade la linea per qualche motivo di natura tecnica. Così richiama subito (impiega un secondo: il tuo numero sta sul suo computer, le basta premere un pulsante). Dopo che la linea cade di nuovo (accidentalmente, diciamo) richiama ancora. Stavolta le rispondi: "Pronto?" Lei: "Arrivederci" e mette giù. Probabilmente per lei è un gioco. Tanto non vedo il suo numero, non so chi è.
Un rimedio è la formula "Pronto, con chi parlo?" e insistere finchè non abbiamo le generalità del guastafeste. Proverò la prossima volta.


Quando ti chiama una voce automatica...
Dalla padella alla brace. Una presa in giro. Non c'è più nemmeno l'operatore umano. Hanno immesso il tuo numero nel database, nelle mani di un programma, dotato di voce pre-registrata (come quella del supporto tecnico del vostro cellulare). Una volta che alzate la cornetta si attacca il nastro. Vi parla e vi invita a pigiare i tasti...
Situazione irreale. Sembra un film di fantascienza. I robot che parlano al telefono. 


La presunta soluzione:
La soluzione del problema sembra molto semplice. Sono entrato nella pagina area clienti di 187.it, convinto che, tacitamente, avevo dato il consenso all'uso del mio numero per finalità commerciali. Tuttavia, come vedete nell'immaigine in alto, tale permesso è stato negato.
Come vedete nell'altra immagine, si può compilare un form per segnalare le telefonate moleste.
Da quanto sembra, allora, la radice del problema non è il trattamento dei dati personali (o almeno, nel mio caso non lo è). Posso dedurre che le aziende che mi telefonano raccolgano dei numeri a caso o tramite intermediari. Questo è uso improprio di dati personali.


Come sono entrati in possesso del tuo numero?
Domanda più che lecita.
  1. A volte li avete contattati voi per primi, magari per assistenza tecnica.
  2. O magari avete fornito loro il vostro numero, partecipando alle loro ingannevoli estrazioni di premi (ai supermercati tipo). Sul cartellino avete inserito, tra i vari dati, anche il vostro recapito telefonico.
  3. Non bisogna dimenticare che questi archivi di numeri telefonici vengono ceduti (venduti) a terzi.Quindi si lucra sui vostri dati personali.

Legale o non legale?
Era legale, fino al 31 dicembre del 2009, grazie al decreto "Milleproroghe". Questo prevedeva, inoltre, che possono venire contattati gli utenti inseriti nelle banche dati costituite sulla base degli elenchi telefonici precedenti al 1 agosto 2005.
"Il decreto "Milleproroghe", di recente convertito in legge, stabilisce che i numeri di telefono e gli indirizzi presenti nelle banche dati costituite sulla base dei vecchi elenchi telefonici sono utilizzabili per fini promozionali fino al 31 dicembre 2009 da coloro che hanno creato tali banche dati precedentemente al 1 agosto 2005."
"Il mancato rispetto del provvedimento comporta una sanzione amministrativa che va da 30 mila a 180 mila euro e che, nei casi più gravi, può raggiungere anche i 300 mila euro."
Visto l'andazzo della nostra politica sono abbastanza sicuro che questa proroga sia in vigore anche per quest'anno.


Interviene l'Assiociazione dei Consumatori
Contro il telemarketing aggressivo viene formulato e approvato il "Regolamento delle opposizioni" che dà la possibilità, a chi ne fa richiesta, di venire escluso dalle pubblicità telefoniche e dalle ricerche di mercato.
Un po' di tratti salienti:
"Entrerà in vigore il 17 novembre 2010 il Regolamento che istituisce il Registro pubblico delle opposizioni al telemarketing. Il Regolamento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 novembre 2010, istituisce un elenco che accoglierà tutti gli abbonati telefonici che non desiderano essere contattati telefonicamente a fini commerciali o promozionali. A gestirlo sarà il Ministero dello Sviluppo Economico che potrà affidarne la realizzazione ad un soggetto terzo."
"Entro 90 giorni dal 2 novembre 2010, il Ministero o il soggetto affidatario del contratto di servizio dovranno predisporre ed attivare le modalità tecniche ed operative di iscrizione al registro da parte degli abbonati. Precedentemente saranno svolte le operazioni di consultazione dei principali operatori e saranno attivate le modalità di accesso al Registro per gli stessi."
"Secondo l'Aduc accadrà questo: "se entro 90 giorni il Registro non sarà operativo (facile che avvenga, vista la carenza di fondi) gli utenti dovranno fare la comunicazione al proprio gestore telefonico, dicendo non voglio ricevere telefonate commerciali. E sarà come affidare la chiave della porta di casa allo svaligiatore, la password del proprio indirizzo di posta elettronica agli spammer"." 


(da http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=30263)

sabato 29 maggio 2010

[comportamento] Il corpo femminile va sciupandosi. La perdita della bellezza


Un corpo femminile povero in una società benestante
Nella ricca società occidentale, la ragazza benestante impoverisce il proprio corpo.
Il mio è un tentativo di invertire la tendenza, anche se non sono proprio così ottimista. Ma d'altronde questo blog si chiama Le Avventure Della Mia Fantasia...
Domanda: secondo voi la ragazza qui a fianco com'è? In molti risponderete che ha una forma invidiabile. Secondo me, invece, è troppo magra, sembra addirittura mascolina, con le spalle larghe e i fianchi quasi inesistenti. Per la cronaca, la ragazza in questione è Silvia Battisti, Miss Italia 2007, e questo la dice lunga sull'argomento che affronterò.


  • diete inutili contro la propria costituzione
  • l'importante è stare in forma
  • percezione alterata dai mass media
  • le finte formose al telegiornale
  • enfasi sul viso ma decadenza fisica
  • una pubblicità molto discutibile
  • una favola per concludere

Le diete dannose e assolutamente inutili
Gira la voce che per ottenere la bellezza basterebbe... non mangiare! La scemenza del secolo (scorso). Incredibile che moltissime ragazze ci credano.
Il nostro organismo ha un metabolismo tutto suo, così come uno scheletro con una struttura particolare ed unica. Come sperare di modellarsi a immagine e somiglianza di una diva? Siete differenti, l'una dalle altre. Non è detto che dimagrendo assomiglierete alla vostra beniamina. Le ragazze che vedete in tv hanno la "fortuna" di avere determinate caratteristiche fisiche, magari accentuate dall'intervento di un chirurgo plastico e da ore e ore di palestra e trattamenti estetici. In ogni caso si tratta di predisposizione naturale, non di caratteristiche acquisite.


L'importante? Stare in forma!
Il concetto di bellezza esteriore si collega all'immagine di un corpo tonico, dalle forme armoniose. Tale risultato si ottiene solo con un'alimentazione corretta e il costante esercizio fisico.
Quindi dovete ricomiciare a mangiare, ovviamente in maniera sana, ed accompagnare questa dieta corretta a una regolare attività fisica. Non voglio allarmare nessuna però! Non voglio assolutamente incitarvi a diventare culturiste, anzi, anche loro vanno incontro a molte altre problematiche. Vi consiglio semplicemente di prendere cura del vostro fisico, concedendogli un po' di allenamento al parco urbano, in palestra, in piscina, magari con un'amica. Ne vale la pena.


La vostra percezione manipolata dai mass media
La televisione, i giornali, i rotocalchi, gli spot pubblicitari e i concorsi di bellezza sono intasati di immagini di donne troppo magre. Anche i film e i fumetti hanno eroine che risaltano per la loro magrezza. I mass media danno il cattivo esempio.
La ragazza spettatrice viene convinta che il suo corpo, assolutamente normale, non corrisponde più ai canoni odierni.
Dovete ragionare esclusivamente con la vostra testa. Voglio ricordarvi che le star, oltre ad avere un'estetista-massaggiatrice personale, subiscono anche una marea di ritocchi virtuali. Se le vedeste dal vivo vi rendereste conto che non sono così perfette.


Le finte formose
Tempo fa i telegiornali hanno osannato il ritorno nella moda delle fantomatiche "modelle formose". Sinceramente mi sembrano ragazze molto magre ma con un seno abbondante. Affermare che se una ragazza ha il seno abbondante (a volte siliconato) allora non è magra fa abbastanza ridere. Ma del resto anche i telegiornali, a volte, non brillano per la serietà.



Enfasi sul viso ma...
Sembra che ormai il fascino femminile sia racchiuso interamente nei lineamenti del viso, negli occhi e nei capelli. Questi diventano l'oggetto di una moltitudine di cure e di trattamenti estetici. Il corpo, invece, diventa quasi un manichino per portare il vestito, a volte da mascherare o da nascondere. Il vostro fisico viene compresso e "sospeso" da vestiario modellante. Non è il modo corretto di trattarlo.


Una pubblicità veramente discutibile
Era apparsa tempo fa in televisione. Eccola qui:


Tralasciando il fatto che questa è pubblicità e che non voglio affatto pubblicizzare il prodotto. Vorrei solo mostrare lo squallore che gira in televisione, finendo per influenzare irrimediabilmente la percezione delle ragazze.
Potete notare come le gambe della Chiabotto siano così magre da risultare inguardabili. Eppure il messaggio dello spot è chiaro: la ragazza bella è senz'altro lei. L'altra deve dimagrire.
Per la cronaca l'unica veramente carina è quest'ultima...


Collegamenti a tema:

significato di dieta - il corpo sciupato - i complessi - una favola dedicata



[ QUESTO ARTICOLO HA ATTIRATO DUE TROLL (TROLL= maleducato che va giù pesante con le parole appoggiando la tesi contraria), devo quindi dedurre che l'argomento è scomodo, ho un motivo in più per approfondirlo appena ce ne sarà l'occasione. ]

martedì 18 maggio 2010

[società] Il disastro del digitale terrestre





Definito da molti una rivoluzione tecnologica, il digitale terrestre presenta numerosi spunti di critica. Vediamone alcuni:

  1. diminuzione dell'inquinamento elettromagnetico?
  2. il decoder? un brucia-schede
  3. consumo elettrico
  4. interattività, pubblicità e passività
  5. maggiore qualità del segnale? 
  6.  
Inquinamento elettromagnetico.
Dichiarano che l'avvento del digitale terrestre ha comportato una diminuzione dell'inquinamento elettromagnetico. Il digitale terrestre, dicono, richiede una potenza di trasmissione inferiore rispetto all'analogico.
Resto molto dubbioso sull'argomento. Fermo restando che anche con la tv analogica la soglia di inquinamento era allarmante, sono abbastanza convinto che i limiti imposti per legge vengano osservati a stento anche con il digitale.
Se il digitale permette di inviare "pacchetti" di dati compressi, c'è da aggiugnere che la mole di dati inviati è aumentata a dismisura e aumenterà fino a intasare nuovamente tutte le frequenze (causa del tracollo della televisione analogica).


Il decoder brucia-schede.
Parlo di fatti accaduti al sottoscritto. La mia famiglia ha due televisori e di conseguenza due decoder esterni. In sei mesi entrambe le televisioni hanno riportato un danno irreversibile al modulo psu e uno dei decoder ha avuto un problema di software. Mentre per quest ultimo, in garanzia, non ci sono state spese, per le televisioni la cifra complessiva delle riparazioni ammonta a 240 euro!
Il motivo? Il decoder esterno trasferisce il segnale digitale nella scheda del televisore. Tale scheda, nei comuni televisori, vecchi di qualche anno, è preposta ad un uso limitato: deve lavorare solo con il lettore dvd, il registratore, la console. Con il decoder, invece, lavora parecchie ore al giorno, fino a riportare danni irreversibili.
Un giorno un mare di gente rimpiagerà il vecchio e affidabile televisore con il suo segnale analogico...


Il maggior consumo di corrente elettrica.
Il decoder è l'antitesi del risparmio energetico. Quando spegniamo il decoder siamo convinti che sia effettivamente spento. In realtà lo abbiamo messo solo in standby, per cui continua ad assorbire corrente elettrica. Di fatto manca una maniera ortodossa di spegnere l'apparecchio. L'unica è staccare la presa dall'alimentazione. Per questo motivo, ogni decoder presente nella nostra casa comporta un aumento della bolletta di 10-20 euro all'anno.
C'è da aggiungere che molti dimenticano addirittura il decoder acceso.




Maggiore interattività? Quasi tutta pubblicità...
Dicono che con il decoder puoi giocare "in diretta" ai quiz televisi. Non conosco una persona con quest'abitudine. E se esistesse non credo che sarebbe capace di collegare il decoder alla linea del telefono e impostare tutto quanto...
L'unica verità è che l'avvento del digitale aumenta la commercializzazione della tv, con tutti i suoi lati negativi. Ai canali commericiali si affiancano pubblicità interattive, come se non fossimo già bombardati abbastanza. I servizi di informazione sono praticamente rimasti gli stessi. L'intrattenimento di qualità si trasferisce nei canali a pagamento. La breve durata e il continuo aggiornamento dei singoli decoder/televisori comporterà ulteriori spese per le famiglie.


Maggiore qualità del segnale?
Dichiarano che il digitale terrestre sia in grado di ricevere e mostrare il segnale video e audio in HD (Alta Qualità), o comunque in qualità simile al dvd. Sfido chiunque, davanti a una normalissima tv, a trovare le differenze di qualità dall'analogico al digitale. Tali differenze, infatti, sono riscontrabili soltanto su televisori enormi e con impianti audio costosi. Il segnale può essere potenziato, ma se la tv che abbiamo a disposizione è un comunissimo apparecchio, non noteremo alcuna differenza.
Il digitale terrestre supporta il formato 16:9, adatto alle pellicole dei cinema ma completamente incompatibile con i piccoli televisori di casa. Il monitor è già piccolo, se poi tagliano una fetta di schermo è ancora peggio!
Ho notato, inoltre, che in caso di cattivo tempo il segnale digitale è meno affidabile dell'analogico. Tuttavia, tale problematica può essere causata anche dai diversi modelli di decoder e dall'antenna installata.


Abbandonate la tv, non ne sentirete la mancanza.