Fine marzo: travaso dei melograni seminati
I vasetti dello yogurt diventano troppo affollati per i miei gusti. Così estraggo le singole piantine dal terreno bagnato e con la massima attenzione, poi le trapianto in vasi più grandi. Una per vaso.
Aprile: le talee e i polloni con le foglie
Le piantine di melograno travasate non sembrano risentire di particolari traumi.
Tutto bene anche per le talee in bottiglia e i polloni nel vaso, visto che dalle gemme escono foglie a volontà.
Maggio: buone notizie dalla serra
Porto tutte le piantine e i cloni in serra. Sia i melograni seminati che le talee e i polloni crescono in altezza, con getti verdi. Ottimo segno, soprattutto per le seconde e i secondi, perché significa che hanno emesso radici. La bottiglia trasparente consente la conferma visiva dell'ipotesi.
Giugno: intanto i melograni comprati in fiera...
... fanno già i fiori! Uno solo in realtà, e ne fa solo un paio. I fiori di melograno sono rossi, molto particolari. Fiori che poi cadono a terra senza generare frutti.
La crescita di queste piante, tuttavia, è abbastanza lenta.
Agosto: arriva l'ora della messa a dimora
Agosto è ideale per trapiantare perché è un mese ancora abbastanza caldo ma anche umido e piovoso. [Non che l'intera estate sia stata diversa... vorrei ricordare che i melograni sono piante mediterranee che vogliono una stagione calda e asciutta per svilupparsi a dovere.]
Le piantine seminate sono cresciute a dismisura, ma dovranno pazientare fino alla prossima primavera per la messa a dimora.
Intanto è arrivata l'ora dei cloni candidati:
Scavo nove buche con una vanga da drenaggio, che si rivela un'ottima scelta: affonda nella terra dura con il minimo sforzo, recidendo le radici sul suo percorso. Peccato che piove così tanto che la terra smossa si ricompatta praticamente subito.
Settembre: brutta notizia
Una bestia affamata di passaggio, forse una capriola che vedo ogni tanto nel prato, si è divorata sei piante di melograno. Le foglie no, solo i rametti verdi. Corro al riparo mimetizzando le rimanenti con qualche frasca ancora verde.
Se le radici hanno attecchito non ci dovrebbero essere problemi, a quel punto il melograno diventa molto ostinato. Difatti nelle settimane successive rispuntano nuove foglie. La prossima primavera serviranno delle protezioni robuste...
Ottobre: cadono le foglie
Tirando le somme, ora ci sono dodici piccoli melograni messi a dimora. L'altezza delle tre piante comprate mi sembra raddoppiata, quindi niente male in fondo. L'anno prossimo potrebbero fruttificare.
Sicuramente metterò a dimora le piante, seminate, così da arricchire le varietà presenti. In più magari anche qualche pollone prelevato direttamente dalle tre piante di partenza. Quindi un terzo filare da sei.
Cosa ci fai con tutti quei melograni?
Con questo clima non posso aspettarmi grandi risultati da solo due o tre piante. Bisogna averne di più, così da moltiplicare i frutti per le piante a disposizione.
I due melograni già cresciuti che ho preso di riferimento, per dire, hanno fruttificato pochissimo rispetto all'anno scorso. Una melagrana quello sulla pontara e poche di più quello al parco. Ecco, se al posto di due fossero venti, qualcosa ce tra le mani l'avrei ugualmente.