Blog parallelo

sabato 8 maggio 2010

[romanzi] James Herriot, un veterinario che racconta



James Herriot, pseudonimo di James Alfred Wight (Roker, 3 ottobre 1916 – Thirsk, 23 febbraio 1995), è stato un celebre scrittore e veterinario britannico. Ha ottenuto un grande successo descrivendo la propria professione con una specie di diario, dallo stile semplice ma efficace. Le pubblicazioni sono state innumerevoli e inoltre sono stati girati un film e una serie televisiva sulle vicende raccontate.


Avevo scovato i suoi libri molti anni fa. Erano impolverati, su in soffitta, con le bellissime copertine che erano in voga decenni fa, dei piccoli quadri ad acquerello.
Ho avuto la fortuna di leggere Creature Grandi e Piccole, Beato fra le Bestie e Cose Sagge e Meravigliose. Sono i primi tre volumi della bibliografia, collegati dallo stesso filone temporale.


Un estratto in italiano, tratto da http://www.nelgiardino.it/giardini-herriot.html, del capitolo 7 di “Creature grandi e piccole”:

 
"Tutto questo contribuiva a rendere tesa l'atmosfera e fui sollevato quando potei scapparmene a raccogliere le mie cose per il giro della mattina. Giù nello stretto corridoio con i profumi familiari ed eccitanti di etere e acido fenico e poi fuori, nel giardino recintato da alti muri che conduceva al cortile dove si parcheggiano le macchine.

Era lo stesso ogni mattina, ma per me c'era sempre un senso di sorpresa. Quando uscivo al sole, in mezzo al profumo dei fiori, ogni volta era come se lo facessi per la prima volta. L’aria fresca conservava la brezza della vicina brughiera; dopo essere stato sepolto cinque anni in una città era difficile credere a tutto questo.
Non mi affrettavo mai in quei momenti. Poteva esserci un caso urgente che mi aspettava ma io me la prendevo comoda. Seguivo lo stretto viottolo tra il muro ricoperto di edera e il prolungamento della casa sul quale si arrampicava il glicine, spingendo i viticci e i fiori appassiti fin dentro le stanze. Poi oltrepassavo il giardino roccioso, dove il giardino vero e proprio si allargava e diventava prato, un prato trascurato e abbandonato ma che dava frescura e dolcezza ai mattoni patinati dal tempo. Intorno al prato fiammeggiavano fiori in disordinata profusione, contrastando il terreno a una giungla di erbacce.
Così si passava nel roseto, poi a un'aiuola di asparagi le cui punte carnose si erano trasformate in lunghe fronde. Più in là c'erano le fragole e i lamponi. Alberi da frutta erano dappertutto, con i rami che pendevano sul sentiero. Peschi, peri, ciliegi e susini erano coltivati contro il muro a sud, dove si litigavano lo spazio con rose rampicanti selvatiche.
Le api erano al lavoro in mezzo ai fiori e il canto dei merli e dei tordi gareggiava con il gracchiare delle cornacchie su negli olmi.
La vita era piena per me. C'erano tante di quelle cose da scoprire e avevo molto da dimostrare a me stesso. I giorni scorrevano rapidi ed eccitanti e mi incalzavano proprio con quanto di nuovo contenevano. Ma lì nel giardino si fermava ogni cosa. Lì tutto pareva essersi fermato molto tempo prima. Prima di varcare la porta che immetteva nel cortile gettavo un'occhiata dietro di me ed era come imbattersi a un tratto nell'illustrazione di un vecchio libro; il giardino vuoto e selvaggio e dietro la grande casa silenziosa. Non riuscivo mai a credere del tutto di trovarmi lì e di far parte del quadro.
Questa sensazione diventava più acuta quando entravo nel cortile. Era quadrato e lastricato a selci e l'erba cresceva a ciuffi tra le pietre. Due lati erano occupati da costruzioni; i due garage, un tempo rimesse di carrozze, una scuderia con selleria, un box per cavalli e un porcile. Contro il muro libero una pompa di ferro arrugginita era attaccata sopra un truogolo di pietra."
James Herriot - CREATURE GRANDI E PICCOLE - Rizzoli BUR 1974, Trad. Gioia Zannino Angiolillo (3a Ed., Settembre 1980)



I libri ripercorrono la sua esperienza lavorativa, descrivendo con leggerezza, ma dettagliatamente, ogni particolare. Potrei affermare con molta sicurezza che chi  legge queste storie si fa una cultura medico-veterinaria quasi esaustiva. Wight si sofferma sulla bellezza dello Yorkshire, che gira in lungo e in largo, e tratteggia con fine umorismo il carattere un po' scontroso degli allevatori locali.
La professione di veterinario si alterna agli spezzoni di scene di vita quotidiana: le simpatiche avventure con i colleghi di lavoro, Sigfried e Tristan Farnon, alla storia sentimentale con Helen, all'addestramenteo militare nella RAF.
Alcune storie finiscono bene, altre invece sono molto tristi. Tutte però riescono a coinvolgerti. Capita sovente che il buon Herriot, strappato al tepore delle coperte di buon’ora dalle mattiniere chiamate dei coltivatori delle colline circostanti, si rassegna ad uscire ancora insonnolito, ma appena giunto in giardino viene rapito dalla magia eterna e sempre nuova di quei luoghi.


I titoli pubblicati:

  • Creature grandi e piccole, 1974 (traduzione di All Creatures Great and Small del 1972 che accorpa If Only They Could Talk del 1970 e It Shouldn't Happen to a Vet del 1972)
  • Beato tra le bestie, 1977 (traduzione di All Things Bright and Beautiful del 1974 che accorpa Let Sleeping Vets Lie del 1973 e Vet in Harness del 1974)
  • Cose sagge e meravigliose, 1978 (traduzione di All Things Wise and Wonderful del 1977 che accorpa Vets Might Fly del 1976 e Vet in a Spin del 1977)
  • E il Signore le creò, 1982 (orig.: The Lord God Made Them All, 1981)
  • Il meglio di James Herriot, 1984 (orig.: The best of James Herriot, 1983), una raccolta selezionata da Herriot con in più del materiale inedito
  • Il gattino Mosè, 1985 (orig.: Moses the kitten, 1984), con illustrazioni di Peter Barrett
  • Storia di Gyp, 1986 (orig.: Only one woof, 1985), con illustrazioni di Peter Barrett
  • Il dono di Natale, 1987 (orig.: The Christmas Day kitten, 1986), con illustrazioni di Ruth Brown
  • Il trionfo di Bonny, 1988 (orig.: Bonny's big day, 1987), con illustrazioni di Ruth Brown
  • Bocciolo torna a casa, 1989 (orig.: Blossom comes home, 1988), con illustrazioni di Ruth Brown
  • Il bastardino del mercato, 1990 (orig.: The Market Square Dog, 1989), con illustrazioni di Ruth Brown
  • Oscar gatto di mondo, 1991 (orig.: Oscar cat-about-town, 1990), con illustrazioni di Ruth Brown
  • Per amore di tutte le creature, 1993 (orig.: Every Living Thing, 1992)
  • Storie di gatti, 1994 (orig.: Cat stories, 1994), con illustrazioni di Lesley Holmes
  • I cani più amati, le storie più belle, 1996 (orig.: Favourite dog stories, 1996), con illustrazioni di Lesley Holmes
  • Racconti dello Yorkshire, 1998 (orig.: James Herriot's Yorkshire Stories 1979)


Dal romanzo Creature Grandi e Piccole venne tratto un film con Anthony Hopkins del 1974 (All Creatures Great and Small) e una serie televisiva per la BBC (1978).



2 commenti:

  1. ciao!! ho appena iniziato a leggere "creature grandi e piccole" e come studentessa veterinaria lo trovo ancora più interessante :)Io credo di avere in prestito dalla biblioteca la tua stessa edizione della BUR perchè ho un bell'acquerello in copertina!

    RispondiElimina
  2. ciao Felis!
    spero che le copertine siano acquerelli per davvero visto che non me ne intendo molto di questa tecnica pittorica, andavo a naso ;)
    sono contento che ti piacciano questi capolavori su carta e sono ancora più contento che accompagni la lettura con lo studio e poi il lavoro di veterinaria.

    RispondiElimina